Chiamata diretta, salta trattativa. Turi (UIL): ministero voleva aprire supermercato dei titoli, si sono presentati con un album di figurine

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Duro il commento di Pino Turi, segretario della UIL scuola, dopo lo stop alle trattative con il Ministero per contrattualizzare la chiamata diretta degli insegnanti prevista nella riforma della scuola per gli incarichi nelle scuole.

Duro il commento di Pino Turi, segretario della UIL scuola, dopo lo stop alle trattative con il Ministero per contrattualizzare la chiamata diretta degli insegnanti prevista nella riforma della scuola per gli incarichi nelle scuole.

Ci aspettavamo una degna conclusione

Non è dipeso da noi, non possiamo firmare i contratti da soli.

Cos'è andato storto?

Si sono presentati con una tabella di titoli da valutare che sembrava un album di figurine, che non è possibile neppure definire, quantificare, certificare, che non dava garanzie di oggettività. Non si possono inserire certificazioni come bullismo o inclusione, fanno già parte del curriculum professionale. Amareggia il messaggio che bisogna trovare queste competenze fuori dalle scuole dove i dirigenti lavorano. Fanno parte del bagaglio stesso della docenza, fanno parte della stessa esperienza lavorativa. Così diventa un supermercato che non serve alla scuola.

Nel senso che si sarebbe innescata una concorrenza nell'acquisizione di titoli?

Esatto, la maggior parte delle  competenze che si chiedeva di certificare fanno già parte della professione docente. Noi abbiamo chiesto che si considerasse anche l'esperienza. Ad esempio, se un dirigente di una scuola sita in una zona a forte immigrazione cerca un docente di Italiano, può, ad esempio, richiedere che il docente abbia esperienza in scuole simili. Ma non si può chiedere una certificazione per il teatro o per la danza, come scritto nella tabella dei titoli.

Qualcosa bisognava pur mettere, però …

Infatti, noi abbiamo cercato un equilibrio, ci siamo concentrati su pochi aspetti, scelti rispetto all'esperienza certificata come aree rischio immigrazione, seconda lingua, informatica certificabile, DSA, BES etc e invece ci chiedono cose inammissibili.

Sappiamo che tra i titoli c'era anche di aver fatto il collaboratore del dirigente?

Sì era uno uno dei requisiti, cosa c'entra con la docenza? Si mette in forse la dignità del docente.

Adesso, loro andranno avanti. Lo ha detto Marco Campione su FaceBook.

Certo che devono andare avanti, sono loro che devono aprire le scuole, non noi. Adesso il Ministro si assumerà le proprie responsabilità, vedremo come attueranno il passaggio da ambiti a scuola. Non staremo fermi.

Sarà una bella sfida

Loro, in realtà, possono prendere quello che abbiamo realizzato, il 90% dell'accordo è valido. Non ci siamo messi d'accordo sulla lista infinita, dovranno aggiustare il 10% dell'accordo. La nostra azione sarà in funzione di ciò. Hanno preferito fare ragionamento ideologico.

Quanto hanno inciso le associazioni dei dirigenti?

Non lo possiamo sapere, il problema è del Governo. Avere un condizionamento esterno da parte di associazioni autoreferenziali è un problema democratico.

Chiamata diretta rotta la trattativa. Sindacati, non ci sono le condizioni. Campione, noi andiamo avanti

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