Chiamata diretta, Malpezzi (PD): garantiva alla scuola gli insegnanti che servivano, non quelli che arrivano da graduatoria. Penalizzati docenti giovani
La Sen. Malpezzi vice presidente dei senatori del PD commenta l’accordo tra il Miur e i sindacati firmatari del contratto per l’abolizione della chiamata diretta, ossia la mdalità di passaggio dall’ambito territoriale alla scuola per chi ha avuto per l’a.s. 2018/19 il trasferimento su ambito o è un docente neoassunto.
Sen. Malpezzi: era strumento importante per realizzare i progetti del PTOF
“Nessuno toglieva il posto a qualcun altro – afferma la Senatrice – perché la chiamata diretta veniva fatta tra persone di ruolo, tutte assunte a tempo indeterminato. Non erano fondamentali solo gli anni di servizio, l’insegnante non è solo la disciplina ma anche tutta una serie di competenze che possono essere utili a scuola.
“Dispiace che il primo atto del governo sia stato quello di cancellare non già la chiamata diretta che non è mai esistita ma la chiamata per competenze che era uno strumento importante più nelle mani dei docenti che dei dirigenti per scegliere la scuola più adatta alle proprie competenze professionali – scrive in un nota – Inoltre, la chiamata per competenze era anche un modo per offrire agli studenti docenti motivati e non quell i assegnati attraverso una graduatoria”.
“Il governo del rinnovamento – aggiunge – è in realtà il governo dell’invecchiamento perché torna in auge un sistema nel quale si dà valore esclusivamente ai punteggi, alla anzianità di servizio e alle assegnazioni automatiche alle scuole, senza tenere conto delle esigenze degli studenti e della realizzazione del piano dell’offerta formativa. Si rinuncia, infine, alla valorizzazione delle competenze dei docenti, penalizzando, soprattutto, quelli più giovani. Non un buon esordio”.
Accordo Miur -sindacati: come avverrà il passaggio dei docenti da ambito territoriale a scuola
Gli insegnanti sceglieranno la scuola dalla quale partire per l’assegnazione d’ufficio da parte dell’Ufficio Scolastico provinciale. Se il posto scelto non sarà libero, si scorreranno i posti per vicinanza. Nel caso di mancata indicazione sarà considerata la scuola capofila dell’ambito