Certificazioni e controlli sulla disabilità: la FISH propone di abbattere i costi e velocizzare il sistema

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Red – La Federazione per il Superamento dell’Handicap invierà nei prossimi giorni ai Ministeri della Salute, della Funzione Pubblica, del Lavoro e delle politiche sociali, e dell’Economia un’ elaborazione propositiva sui costi dell’accertamento dell’invalidità.

Red – La Federazione per il Superamento dell’Handicap invierà nei prossimi giorni ai Ministeri della Salute, della Funzione Pubblica, del Lavoro e delle politiche sociali, e dell’Economia un’ elaborazione propositiva sui costi dell’accertamento dell’invalidità.

La FISH proporrà una revisione dei criteri di valutazione di invalidità, un intervento normativo di revisione delle disposizioni vigenti per renderle omogenee, una massiccia semplificazione normativa che restituisca ai soli servizi pubblici territoriali il compito di valutare la disabilità in funzione dell’inclusione sociale e dell’autonomia personale.

Secondo la Fish, si legge in un comunicato,"l’intero ambito della disabilità è regolamentato da norme disorganiche prive, fra l’altro, di attenzione ai costi dell’impianto di valutazione e di verifica delle condizioni soggettive. Nelle norme italiane si rinvengono numerosissime definizioni “medico-legali”, quasi mai sovrapponibili, legate ad altrettanti status. Per ciascuno status sono previste modalità diverse che innescano percorsi differenziati. Costi su costi, visite su visite, spesso inutili e superflue: si pensi che la legge prevede che al 18esimo anno di età qualsiasi persona con invalidità debba essere rivalutata, anche se affetta da una menomazione gravissima."

Anche per ottenere il sostegno scolastico occorrono visite su visite: la FISH nella sua analisi evidenzia l’elevatissimo numero di operatori, in particolare medici, coinvolti nelle attività di accertamento, valutazione, verifica, conferma, controllo delle diverse condizioni sanitarie, comportando costi elevatissimi e sottrazioni di risorse ad altri servizi e prestazioni; scrive infatti la FISH "ogni Commissione ASL di accertamento di invalidità è composta da tre medici ASL (dipendenti o convenzionati), un medico INPS, un medico rappresentate delle Associazioni di categoria (a carico dello Stato). Per un totale di 5 medici. Ma i verbali rilasciati da questa prima commissione vengono poi verificati da una seconda commissione dell’INPS di uguale composizione."

Le domande nel 2011 per accertamento di invalidità sono state 1.200.000, a questi si sommano i controlli periodici e straordinari, anche nei casi di bambini nati con una severa patologia congenita: "prima dei venti anni di vita la persona viene visitata mediamente, per i motivi “fiscali” più disparati, 7 volte, con il coinvolgimento di 67 medici" scrive la FISH.

I costi per i medici che effettuano visite straordinarie sono spaventosi,800mila dal 2009 al 2011, altri 450mila nei prossimi tre anni: solo per pagare medici esterni all’Istituto, la spesa INPS è passata da 9 milioni nel 2010 a 25 milioni nel 2011. E questa è solo una parte minima della spesa complessiva: 1.250.000 lettere di convocazione, le spese amministrative, i medici dipendenti coinvolti, i costi dell’assistenza dei Caaf e i successivi ricorsi.

Per non parlare delle spese di contenzioso: 325.926 sono le cause civili pendenti in materia di invalidità (Fonte: Corte dei Conti, Determinazione 91/2012), per un giro d’affari stimato – per legali, periti e patronati – in circa 2 miliardi di euro.

Inoltre si denuncia la lentezza del sistema: fra la presentazione della domanda di accertamento e l’erogazione delle provvidenze economiche trascorrono in media 278 giorni per l’invalidità civile, 325 giorni per la cecità civile e 344 giorni per la sordità.

 

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