Cellulari a scuola, ANP: sì ad uso consapevole e formazione per docenti

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Dopo il divieto dell’uso dei cellulari in classe, sancito per legge in Francia, torna in Italia il dibattito sull’uso o meno dello smartphone a scopi didattici.

Fioroni e Fedeli

Dopo la direttiva Fioroni che vietava l’utilizzo dei telefonini a scuola, il predecessore di Bussetti, ossia il ministro Fedeli, ha diramato un decalogo sull’uso consapevole e a scopi didattici dei cellulari, al fine di fornire agli studenti quell’educazione digitale della quale non si può fare ormai  a meno.

Bussetti

Il ministro Bussetti ha affermato che esistono i regolamenti di istituto in cui disciplinare l’uso dei cellulari, quindi sono le scuole a scegliere autonomamente le modalità o meno di utilizzo.

Bussetti: uso cellulari in classe dipende da regolamenti di istituto. Esiste autonomia didattica

Queste le parole del Ministro: “La linea in Italia è ben definita, esistono i regolamenti d’istituto che rientrano nell’autonomia didattica, le scuole hanno già dei regolamenti interni. Sicuramente quella francese è una opportunità per riflettere sull’uso consapevole dei telefonini in classe, ben venga“.

ANP

Sulla questione è intervenuto oggi al TG3 anche il presidente dell’ANP, Antonello Giannelli,  il quale ha affermato che sarebbe anacronistico non far utilizzare i cellulari, in quanto i giovani li utilizzano continuamente al di fuori delle mura scolastiche, per cui è compito della scuola indirizzare gli studenti verso un uso consapevole degli stessi.

Molti insegnanti, ha proseguito Giannelli, sono sensibili alla tematica e propensi a guidare gli studenti. Il Miur, comunque, deve investire per formare e aggiornare al riguardo gli insegnanti.

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