Cassazione, docente non responsabile se danno causato da esterno

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La Corte di Cassazione ha ritenuto un insegnante e la scuola non responsabili di non aver vigilato a dovere su un rimasto alunno infortunato per un danno causato dall’esterno dell’edificio. 

La Corte Suprema lo ha messo nero su bianco nell’ordinanza n.4719, che ha confermato il verdetto di primo grado, ribaltato in Appello.

Nel 2002, un bambino lanciò dalla strada una cartella contro la finestra della scuola di Palermo, causando un serio danno, per i vetri andati in frantumo, all’occhio di un alunno in classe. La Cassazione lo ha ritenuto responsabile del gesto assieme ai suoi genitori (per la potestà genitoriale), ma nulla è stato addebitato come colpa alla docente che si trovava in classe, né alla scuola per una carenza di vigilanza e protezione nei confronti degli studenti presenti in aula.

Ai tempi del fatto, i genitori del piccolo infortunato si attivarono immediatamente, trascinando in tribunale i genitori dell’altro bambino ed  estendendo la citazione in giudizio anche alla scuola e all’insegnante. Questi ultimi due soggetti sarebbero stati responsabili, nell’ipotesi accusatoria degli avvocati, di non aver adottato tutte le misure necessarie a proteggere i bambini in classe da danni eventualmente provenienti dall’esterno, trovandosi la scuola molto vicina alla strada.

La tesi fu respinta in sede di tribunale ordinario, ma ribaltata dai giudici di merito, proprio perché – come si legge sul Sole24Ore – “sia l’insegnante sia il plesso scolastico avrebbero dovuto apprestare maggiore vigilanza sugli alunni esposti a maggiori rischi provenienti dall’esterno“. Nel terzo e ultimo grado, invece, la situazione è stata considerata non attribuibile in alcun modo alla docente a un fatto del tutto imprevedibile ed eccezionale.

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