Caro Maturità: spese fino 500 euro per ripetizioni, libri, e contributi volontari alle scuole. Privatisti taglieggiati

Di Lalla
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red – Una ricerca di Skuola.net svolta a maggio 2013, alla quale hanno partecipato circa 1500 maturandi rivela che la voce principale per la preparazione agli Esami di Stato della scuola secondaria di II grado è connessa con ripetizioni private: stando ai dati, un maturando su tre si affiderà alle lezioni individuali private pur di migliorare la sua preparazione.

red – Una ricerca di Skuola.net svolta a maggio 2013, alla quale hanno partecipato circa 1500 maturandi rivela che la voce principale per la preparazione agli Esami di Stato della scuola secondaria di II grado è connessa con ripetizioni private: stando ai dati, un maturando su tre si affiderà alle lezioni individuali private pur di migliorare la sua preparazione.

Al costo medio di 33 euro (dato Codacons 2011), per quel 9% che ne prenderà oltre 6 ore, stiamo parlando di una spesa di almeno 200 euro.

Ma a ricorrere alle ripetizioni non sono solo gli studenti che hanno un debito da recuperare, ovvero il 40% dei partecipanti alla ricerca: anche chi galleggia sopra la sufficienza, si sottoporrà alla pratica pur di essere pronto.

Il 40% degli studenti batterà poi cassa dai genitori per finanziare l ’acquisto di strumenti finalizzati a migliorare la preparazione: si va dai classici bignami e temari, fino alle app per smartphone, ma anche nuovi
vocabolari. Infatti per la terza prova sono ammessi solo dizionari monolingue, di cui gli studenti sono in genere sprovvisti perché tipicamente non si usano durante le scuole secondarie. Il 27% dei maturandi
ha confessato che destineranno a tal proposito fino a 30 euro, il 6% promette di non spenderne più di 60 mentre quasi altrettanti supereranno questa soglia.

Dall’indagine è poi emerso un altro balzello: il contributo, non previsto dalla normativa se non in forma volontaria, da versare direttamente nelle casse delle scuole. Circa un terzo degli studenti intervistati ha versato per il contributo fino a 30 euro, mentre uno su quattro ha superato questo importo.

“Sommando tutte queste voci di spesa, uno studente particolarmente bisognoso può ritrovarsi a spendere una cifra stimabile intorno ai 500 euro – dichiara Daniele Grassucci, Responsabile delle Relazioni Esterne del portale Skuola.net – inoltre non dobbiamo dimenticare lo scandalo di cui si macchiano alcuni istituti, che richiedono ai privatisti cifre ben superiori ai 200 euro per sostenere l’esame quando lo Stato, per norma, impone solo un risarcimento di eventuali spese di materiali se le prove di Maturità contemplano esercitazioni pratiche”.

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