Caos vaccini, regione Emilia romagna contro Veneto

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Duro attacco dell’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna Venturi nei confronti del Veneto: “Siamo al teatro dell’assurdo, chi risponderà di eventuali epidemie?”

Secondo quanto riportato da un’agenzia ANSA, nella oramai tormentata questione relativa all’obbligo vaccinale, si registra una ulteriore querelle che vede la Regione Emilia Romagna attaccare la decisione assunta in materia dalla Regione Veneto,  intenzionata a dare tempo ai genitori fino all’anno scolastico 2019-2020 per presentare la documentazione dei vaccini per chi vuole iscrivere i bambini da zero a sei anni nei nidi e negli asili veneti.

Una decisione “incomprensibile e ingiustificata”,  – attacca l’assessore alla Sanità Sergio Venturi – che lascia “allibiti”. “Siamo al teatro dell’assurdo – prosegue  Venturi – di fronte a una legge dello Stato, la Regione Veneto decide che nei nidi e nelle materne venete l’obbligo vaccinale slitta di due anni, che per due anni le vaccinazioni si possono anche non fare e che i bambini possono frequentare le scuole dell’infanzia senza essere vaccinati.

La cosa che più lascia increduli  – conclude – è la leggerezza con cui si assume una decisione del genere: le malattie non si fermano certo ai confini del Veneto. Di fronte a eventuali epidemie chi ne risponderà?”.

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