Caos organici. La riforma delle superiori rischia di mandare in tilt anche le nomine dei supplenti

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I superstiti precari che quest’anno, sopravvissuti ai tagli, saranno in posizione utile per ottenere una supplenza potrebbero vedere allungare i tempi a causa delle complesse operazioni per gli organici delle superiori.

I superstiti precari che quest’anno, sopravvissuti ai tagli, saranno in posizione utile per ottenere una supplenza potrebbero vedere allungare i tempi a causa delle complesse operazioni per gli organici delle superiori.

Il ritardo accumulato nelle operazioni legate agli organici delle superiori è notevole. In varie parti d’Italia, i ritardi raggiungono anche i 2 o 3 mesi. La causa è la riforma delle superiori il cui varo ha determinato lo slittamento delle iscrizioni e di conseguenza tutte le operazioni legate alla formazione degli organici.

Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere che potranno causare un ritardo nell’assegnazione dei supplenti alle cattedre vacanti, sempre che ne saranno rimaste.

Intato, il MIUR sta pensando di unire gli organici negli istituti con più tipi di scuole, ciò permetterà ai soprannumerari di potersi collocare più agevolmente. Ma per far ciò è necessaria una modifica al software che, a quanto pare, è ancora lungi dall’essere stata effettuata.

A questo si aggiunge l’incertezza di chi insegnerà le materie nuove, dal momento che ancora non ci sono indicazioni ufficiali da parte del MIUR. E tutte le operazioni di verifica del rispetto dei tagli prefissati, che prenderanno tempo

Infine, le 10.000 immissioni in ruolo (ancora da autorizzare), le cui operazioni faranno ulteriormente slittare le nomine dei supplenti.

Ci si attendre un inizio anno nel caos.

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