Campione “docenti pagati poco ma aumenti non possono andare a tutti”. Quali attività saranno valutate
Contratto: l’Atto di Indirizzo è stato inviato all’ARAN. Adesso potrà partire la contrattazione. L’apertura, assicurano le Ministre Fedeli e Madia, avverrà subito per concludersi entro fine anno.
Fino ad oggi si è parlato di un possibile aumento stipendiale di 85 euro medi lordi. Una cifra che, appunto è da considerare lorda e dalla quale bisognerà togliere il 24% per gli oneri previdenziali a carico dello stato, l’11% a carico dei dipendente, le varie imposte tra nazionali, comunali e regionali che si aggira intorno al 30%.
Alla fine, la cifra netta si aggirerà intorno ai 40 euro netti.
Ma, come già più volte anticipato, l’intenzione è quella di non distribuire tali aumenti a pioggia, bensì per merito.
Sulla questione è intervenuto anche Marco Campione, della segreteria tecnica del Miur, con un post su Facebook
“A scanso di polemiche. I docenti a mio avviso sono pagati troppo poco. Faccio solo notare che in quattro anni chi guadagnava meno di 1500 euro netti (se non ricordo male il 60% dei docenti ma non ho verificato) dopo il rinnovo del contratto avrà un aumento complessivo di circa 2100 euro lordi/anno (la metà li prendono già da più di tre anni) più i 500 euro per la formazione (che sono esentasse). Più o meno 2000 euro netti in un anno che entrano nelle loro tasche.
Per dare di più si deve accettare la logica che gli aumenti non possono andare a tutti, altrimenti la vedo dura“.
Dunque la logica degli aumenti solo per qualcuno sembra essere base per la prossima trattativa.
E Italia Oggi anticipa quali potrebbero essere le attività che potrebbero fruttare il massimo aumento stipendiale “l’impegno profuso nella progettazione individuale e collegiale delle attività didattiche, nella valutazione degli alunni, nelle attività di ricerca, nei rapporti con le Istituzioni e il territorio”.