Calendario scolastico in Sicilia, Assessore: gite vanno calcolate a parte. Sicilia in ritardo con gli apprendimenti

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Continua lo scontro a distanza tra l’assessorato all’istruzione della Regione sicilia e il mondo della scuola dopo le indiscrezioni sul nuovo calendario scolastico regionale.

Ricordiamo che quest’anno il calendario scolastico regionale siciliano prevede:

  • abolizione vacanza del 15 maggio;
  • tetto minimo di 200 giorni di lezione da raggiungere escludendo i viaggi di istruzione;
  • dopo le festività natalizie, si rientrerà a scuola  il giorno dopo l’Epifania, quindi il 7 e non più l’8.

Sono state numerose le polemiche relativamente soprattutto all’esclusione dei viaggi di istruzione dal computo delle ore di lezione.

Gli studenti Medi ahnno già fatto sentire la loro voce, ribadendo che le gite sono parte integrante della didattica.

A queste critiche ha risposto lo stesso Assessore Lagalla, che così ha commentato: “Premesso – afferma – che l’allargamento delle conoscenze attraverso le azioni formative extra scolastiche costituisce un fondamentale e integrante elemento delle attività didattiche, resta il problema di garantire la coerenza di queste con il complessivo progetto educativo degli studenti e di bilanciare, anche in termini temporali, il loro impatto sull’apprendimento dei programmi ordinamentali». «Forse e al di là di opportunistiche prese di posizione di certe parti politiche – prosegue – sarebbe il caso di riflettere più approfonditamente e criticamente sulle complesse ragioni per le quali la Sicilia presenta un documentato ritardo di apprendimento scolastico, come rilevato dai test nazionali di valutazione delle competenze. Ritengo che, anche in questa circostanza come in tante altre, criticare ancor prima che il decreto sia stato reso noto costituisce un atto almeno incauto: non manca infatti nel provvedimento il riconoscimento della prevista e opportuna flessibilità di modulazione del calendario nell’ambito dell’autonomia scolastica, né, presso l’assessorato, fa difetto la disponibilità a proseguire nel confronto già avviato con il mondo della scuola, a condizione che il dialogo sia pacato, documentato e rispettoso di tutte le posizioni, senza riserve pregiudiziali”

Calendario scolastico 2018/19, in Sicilia 200 giorni di lezione escluse le gite. La protesta dei dirigenti

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