Bussetti, no cellulari in classe ma ok per uso didattico. Ogni scuola libera di decidere

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Eliminare i cellulari dalla classe è una cosa vista di buon occhio dal Ministro bussetti, ma c’è anche l’esigenza di una didattica che deve rinnovarsi e che non può essere ignorata.

Quindi, sì al divieto, ma ogni scuola potrà poi utilizzare i cellulari per scopi di didattica innovativa. “Siamo di fronte – ha detto il Ministro in relazione ai disegni di legge che vietano i cellulari in classe sia a studenti che docenti – all’autonomia scolastica su questo tema. Si sta rinnovando la didattica, che prevede anche l’uso di questi strumenti; ma per utilizzarli per questo. non per altri fini”.

“Noi partiamo dall’educazione civica – ha ribadito – all’intero ci sono varie aree, dall’educazione alla salute al quella dell’educazione stradale, proprio per abituare i ragazzi alle buone pratiche. Ma dobbiamo ricordare che abbiamo di fronte ragazzi nuovi, che nascono digitali, per loro è una cosa normalissima l’uso di questi strumenti. Ma devono capire che esistono utilizzi sbagliati, come il cyberbullismo”.

Sulla questione è intervenuto anche il garante dell’Infanzia e adolenscenza del Lazio, Jacopo Mazzetti durante il Tgcom 24: “I cellulari devono rimanere nelle cartelle. E’ meglio che i ragazzi restino concentrati durante le lezioni, che non li usino per fare filmati”.

“Inoltre i ragazzi devono imparare a vivere nel mondo reale e non in quello virtuale – ha aggiunto – Gli strumenti informatico devono essere utilizzati nelle ore apposite con i pc e non con gli smartphone. Poi, non dimentichiamoci l’aspetto legato alla salute: secondo gli studi più recenti questi strumenti possono essere nocivi, quindi è importante utilizzarli il meno possibile”.

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