Bussetti: in finanziaria nessun taglio alla scuola, ma risparmi
Nel settore scolastico non si può parlare di tagli, ma di risparmi.
E’ questa in buona sintesi l’interpretazione che il ministro Bussetti ha dato alla contrazione delle risorse per l’Istruzione prevista nella prossima finanziaria.
Le parole esatte del Ministro
Il titolare del Miur ha affermato: “Questo non è un taglio al settore scolastico, ma un risparmio, conseguenza di un cambiamento annunciato da tempo. Potrà essere reinvestito nel settore scolastico o contribuire a finanziare le altre misure del Governo“.
Secondo l’articolo firmato da Corrado Zunino, su Repubblica.it, il sistema educativo potrà disporre di 100 milioni di euro in meno.
Le iniziative di risparmio
Il valore perso è dato dal ridimensionamento della Alternanza Scuola Lavoro (che il Ministro aveva per altro sempre annunciato) che consiste nell’abbassare il numero minimo delle ore previste, lasciando libertà ad ogni scuola di poterlo aumentare. Il monte ore minimo diventerà di 90 per i liceali, 150 per gli studenti dei tecnici e 180 per gli iscritti al professionale.
Altri risparmi arriveranno dai “fondi non spesi” destinati alle attività scolastiche. Immediate le proteste, tanto che nella prossima settimana sono previste due manifestazioni nazionali contro la manovra. Ad astenersi dal lavoro saranno, mercoledì 10, i precari degli enti di ricerca, mentre due giorni dopo, il 12 ottobre è prevista una manifestazione gli studenti.