Brescia (M5S) “Il DL Istruzione non risponde alle esigenze della scuola”

Di Lalla
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Ufficio Stampa deputato G. Brescia – Fondi insufficienti, nessun accenno agli esodati ed alle abilitazioni e assunzioni quantitativamente non idonee per il deputato pugliese M5S Giuseppe Brescia

Ufficio Stampa deputato G. Brescia – Fondi insufficienti, nessun accenno agli esodati ed alle abilitazioni e assunzioni quantitativamente non idonee per il deputato pugliese M5S Giuseppe Brescia

L’approvazione del DL Istruzione e le dichiarazioni del Presidente Letta e del Ministro Carrozza, secondo i quali si tratterebbe di "un provvedimento che conterrebbe misure per rafforzare il sistema istruzione", trovano la disapprovazione del deputato pugliese del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Brescia, membro della VII Commissione Cultura.

Un decreto definito "timido" per un settore che richiede "scelte coraggiose che il Governo Letta stenta a prendere". "Gli studenti e tutti gli operatori del mondo accademico e della scuola non hanno bisogno di essere ancora incantati da favole – dichiara Giuseppe Brescia (M5S) – I fondi racimolati dal Ministro Carrozza, pari a circa 400 milioni, sono solamente una goccia nel mare delle necessità del sistema scolastico pubblico italiano. Spiccioli se paragonati ai quasi 8 miliardi sottratti nella scorsa legislatura all’intero settore dell’Istruzione, Università e Ricerca".

Ma sono numerose anche le questioni spinose che, a detta del deputato pugliese, il Ministro Carrozza non avrebbe affrontato: "Non vi è alcuna risposta sugli esodati della scuola – continua Brescia – I cosiddetti "Quota96", che abbiamo incontrato pochi giorni fa con i colleghi del MoVimento, si dichiarano delusi dalle promesse pre-elettorali del Partito Democratico.

Non si è affrontato un tema centrale come quello delle abilitazioni, su cui abbiamo ricevuto migliaia di mail da persone coinvolte in situazioni disperate. Pensiamo ai diplomati magistrali o a chi ha frequentato e superato i TFA, tanto per citare due categorie, casi estremi coinvolti nello stesso dramma.

Infine, sulla questione delle prove Invalsi è rimasta inascoltata la richiesta di abolizione proveniente da gran parte del mondo della scuola".

"Ma il più grande bluff – prosegue Brescia – è nascosto dietro il velo di un’ostentata volontà di occuparsi del reclutamento è nelle 69.000 assunzioni che pare sarebbero previste nel decreto per il triennio 2014-2017 che, al netto delle 24.000 immissioni in organico di diritto degli insegnanti di sostegno, saranno appena sufficienti a coprire i pensionamenti previsti per lo stesso triennio."

Con i colleghi della Commissione Cultura, il deputato pugliese Brescia aveva presentato alla Camera una mozione per interventi strutturati in favore del comparto ed il ripristino dei quasi 8 miliardi di fondi sottratti, accolto in Aula come "il primo vero intervento programmatico in favore del comparto Istruzione degli ultimi anni", come ha affermato l’On. Capelli del Gruppo Misto. Una mozione prontamente bocciata dal Governo.

E se pare positivo il provvedimento di riduzione del costo dei libri scolastici, realizzato per correre ai ripari dopo l’innalzamento dell’IVA contenuto in un precedente decreto, il MoVimento 5 Stelle spinge
sul processo di digitalizzazione e totale gratuità dei testi nelle scuole pubbliche.

Giuseppe Brescia conclude poi con la richiesta di ridare voce al Parlamento, permettendo di far esprimere la Commissione Cultura sulle nomine dei componenti dell’organo direttivo dell’ANVUR e della Ricerca che, da decreto, verrebbero nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Istruzione. "Un provvedimento che, come tutti gli altri decreti, ci viene calato dall’alto e consegnato blindato – conclude Brescia – Nonostante ciò continueremo a dar battaglia nelle sedi istituzionali presentando tutti gli emendamenti che riterremo necessari al miglioramento di questo DL".

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