Bravi a scuola, bravi nella vita. La differenza la fanno i primi insegnanti

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ASCA – Avere buoni insegnanti nei primi anni di scuola è fondamentale per essere buoni studenti anche nelle classi successive. Lo dimostra lo studio effettuato da Spyros Konstantopoulos della Michigan State University (East Lansing, Stati Uniti) di cui ha dato notizia la rivista Teachers College Record, che sottolinea l’importanza di assumere buoni insegnanti già nelle scuole materne ed elementari e di promuovere iniziative, come l’aggiornamento professionale, per migliorare la qualità dell’insegnamento. Secondo Konstantopoulos “l’influenza degli insegnanti non svanisce, anzi: è un buon indicatore dei successi dello studente”.

ASCA – Avere buoni insegnanti nei primi anni di scuola è fondamentale per essere buoni studenti anche nelle classi successive. Lo dimostra lo studio effettuato da Spyros Konstantopoulos della Michigan State University (East Lansing, Stati Uniti) di cui ha dato notizia la rivista Teachers College Record, che sottolinea l’importanza di assumere buoni insegnanti già nelle scuole materne ed elementari e di promuovere iniziative, come l’aggiornamento professionale, per migliorare la qualità dell’insegnamento. Secondo Konstantopoulos “l’influenza degli insegnanti non svanisce, anzi: è un buon indicatore dei successi dello studente”.

L’effetto – che riguarda risultati ottenuti sia in matematica, sia nella lettura – è paragonabile ai vantaggi ottenuti contenendo il numero di studenti per classe e permane indipendentemente dalla qualità degli insegnanti degli anni successivi.

“Dovremmo avere gli insegnanti migliori possibili a tutti i livelli di istruzione – prosegue Konstantopoulos – ma, dovendo dare una priorità alle risorse, forse si dovrebbe dare la precedenza ai primissimi anni di scuola, perché sono quelli in cui gli studenti ricevono la maggior parte degli strumenti di base per la lettura e la matematica”.

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