Bonus Università: per gli studenti è discriminante: serve 80/100 ed equiparazione ai voti del 2011/12

Di Lalla
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nota Udu- rds – Finalmente sono usciti i tanto attesi criteri di valutazione riguardanti il “bonus maturità” previsto dall’ex Ministro Profumo che inciderà pesantemente sul punteggio finale del test.

nota Udu- rds – Finalmente sono usciti i tanto attesi criteri di valutazione riguardanti il “bonus maturità” previsto dall’ex Ministro Profumo che inciderà pesantemente sul punteggio finale del test.

Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’UDU dichiara:” già dal decreto si capiva che il criterio del calcolo del bonus maturità avrebbe portato non pochi problemi. Infatti non soltanto serve un voto dall’80 al 100 centesimi per avere dai 4 ai 10 punti, inoltre va equiparato il voto di diploma alla media dei voti presi nello stesso istituto scolastico nell’anno accademico 2011/2012 e non nell’anno in cui si è conseguito il diploma.”

Continua Orezzi: “ confrontando il calcolo dei percentili nella tabella pubblicata dal Ministero, si notano subito le disparità non solo tra città diverse, ma anche tra istituti della stessa città.

Queste discriminazioni, sommate all’anticipo dei test a luglio e al sempre ostico sistema di risposte a crocette, scoraggiano sempre più gli studenti e impediscono loro di accedere alla facoltà scelta.”

Conclude Orezzi: “ per questi motivi chiediamo un tavolo di discussione al Ministro Carrozza per superare questo sistema iniquo di selezione aprioristica affinchè si possa garantire realmente il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione”.

Dichiara Daniele Lanni, portavoce della Rete degli Studenti Medi: “L’esame di Stato già di per sè ha tantissimi problemi, e spesso e volentieri non riesce minimamente a valutare correttamente gli studenti per quel che vale il loro percorso di studi. Dare una ulteriore importanza al voto di Maturita’ rende questa ingiustizia ancora piu’ grande, e stabilisce delle nuove barriere al mondo della conoscenza, che gia’ non e’ un mondo aperto a tutti."

Conclude Lanni:" Questo sistema e’ ingiusto e dannoso, per questo chiediamo che venga modificato consultando noi studenti e invertendo la tendenza degli ultimi anni in cui le decisioni sono state prese tutte in viale Trastevere senza consultare mai gli studenti, che sono i diretti interessati."

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