Bonus merito, da 200 a 130 mln di euro: quanto spetta ai docenti meritevoli? Risorse 2018/19 e novità Contratto
Il bonus merito, com’è noto, è stato introdotto dalla legge 107/2015, al fine di premiare i cosiddetti docenti meritevoli.
Chi lo assegna
Il bonus merito è assegnato dal dirigente scolastico, sulla base dei criteri definiti dal Comitato di valutazione per i docenti.
Risorse a disposizione
La cifra stanziata originariamente era pari a 200 milioni da dividere a tutte le scuole italiane.
I succitati 200 mln, per il corrente anno scolastico, si sono ridotti a 130, in quanto 70 mln sono stati utilizzati per gli aumenti stipendiali percepiti con il nuovo CCNL 2016-18. Dal prossimo anno, a regime, i fondi disponibili saranno 160 milioni l’anno.
Alla riduzione delle risorse, va aggiunto che in questi anni il Ministero ha assegnato alle scuole l’80% della somma stanziata annualmente. Perché? Per un contenzioso avviato dai sindacati .
Somme 2018/19
Il Miur, dunque, dovrà distribuire alle istituzioni scolastiche 130 milioni. Di questi, come gli altri anni, ne sono stati distribuiti (o comunque sono in via di assegnazione) 104 milioni, che costituiscono l’80% dell’intero importo previsto.
Novità a.s. 2018/19
La principale novità riguarda il fatto che il bonus merito può essere attribuito anche ai precari, grazie all’accordo Miur-Sindacati che prevede la distribuzione delle somme a ciascuna scuola in base a nuovi criteri:
- per l’80% in base all’organico del personale docente della scuola (non più in base al numero dei docenti solo di ruolo);
- per il 20% in base ai fattori di complessità e di esposizione a rischio educativo.
CCNL 2016/18
Il Contratto 2016-18 ha introdotto un’importante novità riguardante il bonus, che entra nella contrattazione di istituto, nell’ambito della quale andranno definiti i criteri per determinare l’ammontare dei compensi.
Così, ad esempio, in sede di negoziato, il dirigente scolastico e i sindacati, potranno concordare un valore economico minimo o massimo per il premio individuale.