Bonus merito docenti: non può essere dato in beneficenza, deve essere motivato e comunicato al comitato valutazione

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Molte le richieste di chiarimento che giungono in redazione relativamente al bonus premiale per merito che va assegnato ai docenti. Proviamo a rispondere ad alcune questioni sollevate.

Molte le richieste di chiarimento che giungono in redazione relativamente al bonus premiale per merito che va assegnato ai docenti. Proviamo a rispondere ad alcune questioni sollevate.

Il bonus non può essere devoluto alla scuola per beneficenza

Il bonus per la valorizzazione del merito del personale docente istituito dal comma 126, art.1 della Legge 107 del 2015, non può essere devoluto alla scuola per opere di beneficenza, ad esempio per alunni particolarmente svantaggiati o per l’acquisto di materiale didattico. Il dirigente scolastico, individuato quale soggetto responsabile, ai sensi del comma 127 della legge precitata, all’assegnazione del bonus, sulla base dei criteri stabiliti dal Comitato per la valutazione dei docenti, non potrebbe di certo destinare tale fondo ad altra finalità in quanto verrebbe disattesa la volontà del legislatore e la natura di retribuzione accessoria del bonus.

Il Bonus non si assegna a richiesta del docente

Altra prassi discutibile è quella adottata da alcuni dirigenti scolastici i quali ai fini dell’attribuzione del merito hanno richiesto, all’intero collegio dei docenti, di presentare specifica domanda per vedersi riconosciuto il bonus; anche questa è una procedura alquanto controversa: la legge 107 non parla di assegnazione del bonus a domanda. Nell’intenzione del legislatore la valorizzazione del merito deve tener conto dei tre criteri indicati nel comma 129, paragrafo 3, e sulla base di quanto stabilito dai membri del comitato, il dirigente scolastico, da buon promotore della meritocrazia, dalle indicazioni di tali criteri deve muovere per incensare i docenti meritevoli. Pertanto la domanda di assegnazione del bonus non è obbligatoria, a meno che tale modus operandi sia stato stabilito dai membri del comitato, ipotesi peraltro contestabile quanto alla sua obbligatorietà.

Il Bonus attribuito ai docenti deve essere motivato

Il dirigente scolastico assegna il bonus sulla base di scelte che vanno esplicitamente motivate (comma 127); se l’attribuzione, come si è detto ha natura accessoria, malgrado il legislatore abbia svincolato tale fondo dalla contrattazione collettiva, è pur vero che trattandosi di fondi pubblici, è pacifico che l’atto di attribuzione debba essere debitamente motivato, per il rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza ed imparzialità propri della pubblica amministrazione.

L’assegnazione del bonus deve essere comunicata formalmente ai membri del comitato

Come si è detto l’assegnazione del bonus spetta al dirigente scolastico ma sarebbe tuttavia doveroso che egli, ultimata la sua scelta, ne renda formalmente edotti i membri del comitato. Dall’elezione del comitato, dal suo insediamento, dalle operazioni di stesura dei criteri, adeguati alle diverse realtà scolastiche, e dal proseguimento dei lavori, si è aperto un vero e proprio procedimento amministrativo che esige un rendiconto da parte del dirigente scolastico, ai membri dell’organo collegiale incaricato, co-autori essi stessi del procedimento, ai fini di garantire che i criteri siano stati rispettati.

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