Bonus 80 euro resta fino all’avvio della flat-tax. La nuova linea Salvini

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Il bonus di 80 euro del Governo Renzi rimarrà fino a che non prenderà corpo la Flat tax, l’aliquota al 15%.

Nonostante sia stata il cavallo di battaglia della Lega in campagna elettorale, la riforma fiscale potrebbe slittare ed essere realizzata in forma meno drastica nell’arco di due o tre anni.

E’ la stessa sorte a cui sarebbero destinate altre riforme onerose previste nel contratto di Governo, perché ora nuovo obiettivo di Matteo Salvini è quello di non sforare i parametri europei e trovare la quadratura del cerchio fra le promesse (pensioni quota 100 e flat tax) e i vincoli di bilancio.

Questa mattina si sono incontrati a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, i due vice, il ministro dell’Economia e il sottosegretario Giorgetti. La manovra finanziaria è alle porte.

Se vogliamo governare a lungo – ha detto Salvini – non possiamo far saltare i conti“. Per questo motivo ha chiesto ai suoi uomini di progettare le strategie nell’arco dei tre anni.

Come scrive il FattoQuotidiano, riprendendo un’intervista sul Sole 24 Ore del ministro degli Interni, nelle ultime ore sarebbe stata inaugurata una nuova linea, decisamente più morbida, nei confronti di Bruxelles.

Le parole di Salvini

Intendiamo presentarci ai mercati e all’Europa – ha affermato il vice presidente del Consiglio – con una legge di bilancio seria che faccia crescere l’economia di questo paese nelrispetto di tutti i vincoli Ue. E’ chiaro che non faremo tutto subito, né gli italiani se lo aspettano. Ci saranno opzioni a un anno, a due anni e a tre anni“.

Le complicazioni nascono dal fatto che mantenere tutte le promesse elettorali nel modo in cui sono state presentate contrasta con il rispetto dei parametri europei.  Per questo prende sempre più corpo l’ipotesi di un’articolazione delle riforme in chiave meno drastica, dalla flat tax a tre  aliquote fino alla riduzione degli scaglioni Irpef, passando per il bonus Renzi (che resterà fino a che gli italiani non avranno l’aliquota al 15%). L’unica eccezione al cambio di passo è proprio la riforma delle pensioni.

Su quest’ultimo punto, Salvini è stato chiaro: Quota 100 da subito, senza se e senza ma. Perché, ha spiegato il leader della Lega, “confrontandomi con medie e grandi aziende, abbiamo calcolato che il diritto alla pensione di un 62enne, faccio una cifra a caso, vale un posto e mezzo in più per un giovane. E molti imprenditori mi hanno garantito che se potessero alleggerirsi della manodopera più anziana tornerebbero subito a occupare giovani“.

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