Aumenta il tempo pieno nella primaria. Per il PD dati non veritieri

Di Lalla
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Pubblichiamo il comunicato stampa del MIUR nel quale si sostiene un aumento di classi a tempi pieno, 782 in più rispetto allo scorso anno. La Ghizzoni del PD sostine che tali dati non sono trasparenti, perchè le statistiche non sono rese pubbliche.

Pubblichiamo il comunicato stampa del MIUR nel quale si sostiene un aumento di classi a tempi pieno, 782 in più rispetto allo scorso anno. La Ghizzoni del PD sostine che tali dati non sono trasparenti, perchè le statistiche non sono rese pubbliche.

MIUR – Aumenta il tempo pieno nella scuola italiana. Nel prossimo anno scolastico (2010/2011) saranno attivate nella scuola primaria 782 classi a tempo pieno in più, per un totale di 37.275 classi.

Per il secondo anno consecutivo quindi aumentano gli alunni che potranno usufruire di questo quadro orario. Quest’ anno (2009/2010) infatti sono state attivate 2.176 classi a tempo pieno in più rispetto all’anno scolastico 2008/2009.

Negli ultimi due anni dunque, grazie all’introduzione del maestro unico e all’abolizione delle compresenze, si è registrato un aumento complessivo di 2.958 classi a tempo pieno.

L’anno prossimo l’aumento riguarderà tutte le regioni italiane. Gli incrementi maggiori si verificheranno in: Puglia (+233), Lombardia (+162), Sardegna (+150) e Veneto (+113)

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Scuola, Pd: sul tempo pieno Gelmini nasconde i dati

Ghizzoni: i Comuni saranno costretti a mettere le mani nelle tasche delle famiglie
“Invece di riproporre vecchi comunicati stampa per avvalorare la tesi che il tempo pieno aumenterà, il ministro Gelmini dovrebbe spiegare perché da due anni (ossia dall’anno scolastico 2008/2009) non sono più pubblici i dati nazionali e regionali sugli orari scolastici settimanali effettuati dagli studenti”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta il comunicato del Miur e annuncia un’interrogazione parlamentare su cui auspica ‘una immediata risposta della Gelmini”.

“In altre parole – aggiunge Ghizzoni – ad oggi, non possiamo sapere con esattezza quanti studenti hanno frequentato il tempo pieno, quelli che hanno scelto le 27 ore o il tempo prolungato. Alla faccia della trasparenza della pubblica amministrazione. Inoltre gli annunci trionfalistici del ministro Gelmini sono in palese contraddizione con le migliaia di richieste di tempo pieno non soddisfatte e con la denuncia dell’Anci che solo due giorni fa ha detto con chiarezza che molti comuni non potranno rispondere alle pressanti richieste di tempo pieno se non mettendo le mani in tasca alle famiglie facendo così pagare un servizio che fino a due anni fa era garantito gratuitamente dalle scuole”.

 

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