ATA. Vittoria a Reggio Calabria: ottengono i posti accantonati. Miur paga 8.000 euro spese

Di
WhatsApp
Telegram

Michele Mileto e Luciana Capretti – Il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittimo l'accantonamento dei posti in organico Ata a favore del personale esterno alle graduatorie provinciali di Reggio Calabria.

Michele Mileto e Luciana Capretti – Il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittimo l'accantonamento dei posti in organico Ata a favore del personale esterno alle graduatorie provinciali di Reggio Calabria.

L’azione legale intrapresa nel 2012 dal personale ATA della provincia di Reggio Calabria, per contrastare l’illegittimo accantonamento dei posti dell’organico in favore di personale esterno alla graduatorie provinciali – patrocinata, in primo grado davanti al Tar di Roma, dall’avv.Santina Franco, con esito totalmente favorevole (sentenza n. 7780/2013) ed in sede di appello, davanti al Consiglio di Stato, dall’avv. Lucio di Salvo – ha avuto il suo epilogo con la sentenza n. 2474 del 15.05.2015 con cui è stato rigettato l’appello proposto dal MIUR, è stata confermata la sentenza di primo grado e condannato il MIUR al pagamento di € 8.000,00 a titolo di spese legali.

Per fare un breve excursus storico sintetizziamo la vicenda;

“Gli appellati, assistenti tecnico amministrativi facenti parte delle graduatorie ad esaurimento del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) della provincia di Reggio Calabria, hanno dedotto che, con il decreto principalmente impugnato in primo grado, è stato stabilito che a fronte di 55 unità di personale con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), riconducibili a funzioni di assistente amministrativo, sono stati operati 27,50 accantonamenti pari al 50% del numero di unità di personale co.co.co. in servizio.

Contrariamente a quanto dall’ Amministrazione rilevato, del tutto incomprensibile sotto il profilo contabile appare poi l’esigenza di continuare a svolgere gare di appalto per i servizi di pulizia in comprensori scolastici presso i quali le graduatorie annoverano a tutt’oggi un numero cospicuo di iscritti.

Con tale provvedimento, oltre che con gli altri pure gravati col ricorso principale, in base ad uno schema di decreto interministeriale non ancora ufficiale, è stata confermata la drastica riduzione della dotazione organica del personale ATA per la provincia di Reggio Calabria, siccome estesa anche all’anno 2012/2013, già stigmatizzata dal TAR per il Lazio, per altre province della Sicilia, con la sentenza n. 6333 del 12 luglio 2012.

Bisogna tener conto che tale sistematica riduzione dei posti nell’organico degli ATA a favore dei servizi terziarizzati svolti dai co.co.co impedisce che coloro che occupano i posti più in basso in graduatoria possano riuscire a stipulare contratti a tempo determinato e finanche a stabilizzarsi nel posto di lavoro, gettando centinaia di famiglie nello sconforto dopo anni di sacrifici.

La suddetta sentenza, quindi, rappresenta l'ulteriore conferma che il percorso giudiziario da noi intrapreso nel 2012 – a tutela dell' ormai insostenibile condizione di precarietà, che a causa dei tagli e della continua riduzione dei posti grava soltanto sul personale inserito nella GAE della provincia di Reggio Calabria, senza minimamente intaccare la posizione lavorativa dei Co.Co.Co ed ex-L.s.u appalti storici – sebbene lungo e spesso complicato, è stato giusto, fruttuoso e assolutamente indispensabile. A questo, punto, la parola fine è d’obbligo MIUR che ingiustamente ha difeso queste categorie (Co.Co.Co ed ex-L.s.u appalti storici) a danno del personale regolarmente inserito in graduatoria. (Si vedano anche le sentenze del Tar Lazio –n. 3299, n. 3300 del 25 febbraio 2015, n. 7778 del 31 luglio 2013, n. 6333 del 12 luglio 2012, di cui la sentenza del Consiglio di Stato del 15 maggio 2015 n. 2474 rappresenta la definitiva conferma).

Giustizia è fatta, adesso toccherà all'Amministrazione soccombente adempiere a quanto riportato nella sentenza. Un Grazie di cuore va ai difensori, in particolare all’avv. Santina Franco che con grande professionalità, serietà e determinazione ha curato tutte le
varie fasi del procedimento, nei diversi gradi, affrontato il MIUR in questa lotta impari, affinché trionfasse la giustizia, sostenendo sempre e comunque il principio della corretta applicazione della Legge.

Un grazie SPECIALE va a coloro che in questi due anni hanno sostenuto i nostri principi, allontanando pregiudizi e maldicenze, favoritismi affrettati e incoerenti; non si può assistere ad una determinazione “2 Co.Co.Co per un A.A.” oppure “4 ex Lsu per un collaboratore scolastico”, non siamo “FIGURINE PANINI” da scambiare tra amici, abbiamo la nostra dignità di lavoratori, qualora qualcuno nella determinazione dei vari organici se ne fosse dimenticato.

Il Consiglio di Stato dice BASTA affermando il diritto al pieno soddisfo delle NOSTRE richieste per come ribadito nella SENTENZA TAR 7780/2013; il Ministero della Pubblica Istruzione deve prendere atto, deve Adempiere alla SENTENZA SENZA SE E SENZA MA, altrimenti verrebbe meno il rispetto della Legge da parte di tutti. Grazie

WhatsApp
Telegram

Eurosofia: un nuovo corso intensivo a cura della Dott.ssa Evelina Chiocca: “Il documento del 15 maggio, l’esame di Stato e le prove equipollenti”