ATA: risarcire Co.co.Co assunta per anni come assistente amministrativa

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Con la sentenza n. 4244 del 23.11.2018, il Tribunale di Napoli Nord ha riconosciuto i diritti spettanti ad una lavoratrice precaria della scuola assunta quale Assistente Amministrativo (ATA) presso una segreteria scolastica attraverso plurimi contratti di Collaborazione Coordinata e Continuativa (co.co.co.).

Questa conveniva in giudizio il Miur per chiederne la condanna al risarcimento del danno e al pagamento delle differenze retributive e contributive in ragione della situazione di insostenibile precariato che la vedeva protagonista senza soluzione di continuità a far data dal 1° luglio 2001.

La ricorrente assistita dagli  Avvocati Chiara Samperisi e Annamaria Zarrelli del foro di Roma,  infatti, da oltre 17 anni (e fino all’intervenuta stabilizzazione part-time) ha sempre svolto le medesime mansioni presso lo stesso Istituto, ragion per cui il Tribunale di Napoli Nord, nella persona del Dott. Bottino, con la recentissima sentenza in commento ha riscontrato l’assenza di ragioni oggettive in grado di giustificare la conclusione di contratti a termine per un periodo di tempo così lungo (17 anni) e, dunque, ha riconosciuto la responsabilità del MIUR per il rinnovo illimitato di contratti a termine per far fronte a croniche e ordinarie esigenze di servizio.

Per questi motivi il Tribunale ha condannato il Miur a risarcire la ricorrente con una cifra di addirittura 22 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto ed a corrisponderle le differenze retributive maturate in ragione dell’anzianità di servizio, oltre interessi.

Il Tribunale, inoltre, ha accertato il diritto della ricorrente a vedersi riconosciuta l’anzianità lavorativa maturata in forza del servizio prestato ai fini della progressione economica attribuita dal CCNL al personale di ruolo.

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