Ata-itp ee.ll: silenzio assordante per riconoscimento anzianità di servizio

Di Lalla
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inviato da Vincenzo Lo Verso – Un silenzio assordante  incombe per la problematica del personale Ata e ITP ex Enti Locali sia dai nostri politici che dai   Sindacati che in questi giorni si sono prodigati  per ripristinare  gli scatti d’anzianità  e le posizioni economiche scordandosi che noi siamo dal 2000 che aspettiamo il ripristino dell’anzianità pregressa maturata nell’ente di provenienza.

inviato da Vincenzo Lo Verso – Un silenzio assordante  incombe per la problematica del personale Ata e ITP ex Enti Locali sia dai nostri politici che dai   Sindacati che in questi giorni si sono prodigati  per ripristinare  gli scatti d’anzianità  e le posizioni economiche scordandosi che noi siamo dal 2000 che aspettiamo il ripristino dell’anzianità pregressa maturata nell’ente di provenienza.

Eppure di Ata e docenti  si è parlato in quasi tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche.

Ricordiamo che  il Ministero dell’Economia e delle Ragionerie Territoriali dello Stato stanno recuperando coattivamente  le somme percepite di detto personale  a seguito delle sentenze favorevoli di primo o secondo grado in alcuni casi anche di 70000 euro.

Inoltre  il governo Italiano  è stato sanzionato da ben due sentenze Europee in particolare il Cedu con la  SENTENZA AGRATI risarcisce 124 colleghi con un equo indennizzo di 1,8  milioni di euro.

Con la Risoluzione n° 8-00196 , approvata nella XVI legislatura  avuto in Commissione XI il Governo si è impegnato affinché, entro tempi brevi, si giungesse ad una equilibrata risoluzione della vicenda, con l’obiettivo di realizzare una definitiva soluzione dell’annosa problematica del personale ITP e del personale ATA, al fine di provvedere al riconoscimento delle posizioni giuridiche ed economiche.

Dopo le sentenze europee, è assolutamente prioritario che il tristemente famoso comma 218 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 sia abolito e, sia inserita nella normativa italiana un articolo di legge che confermi la ricezione della giurisprudenza europea, ossia che i lavoratori hanno diritto al riconoscimento dell’anzianità per intero, senza ulteriori trucchi.

A tal proposito invitiamo i politici e il governo  che s’erano impegnati per una giusta soluzione della nostra problematica a prendere contatti e acconsentire a un incontro tecnico e politico con i rappresentanti del comitato.

Confidiamo che un simile percorso possa finalmente ridare fiducia e certezza alla nostra categoria, ingiustamente discriminata per oltre quattordici anni.

Il Coordinatore
Vincenzo Lo Verso

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