ATA: guardarobiere un profilo dimenticato. Lettera

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Inviato da Debora Bonacotta – Vorrei attirare l’attenzione su un profilo sconosciuto a molti che rientra nella categoria ATA, il profilo dei GUARDAROBIERI, profilo a cui si accede con un diploma di qualifica di Operatore della moda.

Chi scrive è una guardarobiera di Palermo che dopo aver accumulato faticosamente, giorno dopo giorno, i 24 mesi è entrata nella tanto aspirata 1 fascia.

Il nostro però non è un profilo felice !

Infatti dopo essere entrata in 1 fascia e nonostante essere l’unica in graduatoria mi ritrovo a lavorare su un altro profilo quello di collaboratore scolastico malgrado i posti nel mio settore compaiono in organico di diritto ma non vengono riconfermati in organico di fatto e neanche dati in deroga .

Vorrei soffermarmi su questo profilo quasi dimenticato ma essenziale in scuole “speciali” come Convitti e Educandati, uniche scuole in cui esiste questa figura e che a Palermo sono presenti in due sole sedi distinte.

Il lavoro del guardarobiere permette al personale di lavorare con camici puliti, i guardarobieri si occupano della cura, del lavaggio e della stiratura del corredo dei Convittori, si occupano del lavaggio e della stiratura delle tovaglie sulle quali ogni giorno Convittori e Semiconvittori pranzano, vengono lavate ogni giorno circa 180/200 tovaglie della lunghezza di 3 metri e mezzo ciascuna, oltre ai 300 coprimacchia; effettuano il lavaggio e la stiratura delle lenzuola e asciugamani dei Convittori e degli educatori ; accorciano, rammendano e attaccano bottoni sulle divise dei collaboratori scolastici, cuochi, ecc..; non dimenticando il lavoro extra durante gli Open Day, le mostre, i pranzi di Natale o altri eventi particolari per i quali vengono preparate altre tovaglie riservate all’allestimento dei tavoli per i banchetti, divise riservate per le occasioni speciali e tutto l’occorrente per la sistemazione del teatro; tovaglie per gli altari della chiesa, ecc..

Esiste un regolamento a livello Nazionale che permette di stabilire i posti spettanti ai vari profili (guardarobieri, cuochi, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici, tecnici ) in base al numero dei Convittori e dei Semiconvittori, ma dopo che le scuole caricano gli iscritti e il sistema stabilisce in base a tale regolamento il numero dei posti in organico di diritto tale numero non viene mai confermato a livello Regionale. E ’questa la situazione che si vive da anni in Sicilia nella mia provincia che è quella di Palermo .

E’ da anni che lottiamo (io personalmente da 7 anni ) per far confermare i posti spettanti al nostro profilo espressi dall’ organico di diritto ma invece di raggiungere tale obiettivo subiamo anche la beffa di vedere spostato qualche posto in altri profili.

L’amaro mi giunge dalla concezione che l’organico di fatto rappresenta una “fotografia” sulla realtà degli istituti scolastici, fotografia che non rappresenta affatto la realtà che ho avuto ed ho da anni dinanzi agli occhi e che vivo.

La situazione che si è presentata a Palermo sino all’anno scorso per tale profilo era di n°9 guardarobiere di ruolo in entrambi gli istituti (Convitto Giovanni Falcone ed Educandato M. Adelaide ) contro i 13 che invece avrebbero dovuto esserci.

Dopo anni di lotte , video interviste ,richieste di incontri con organi competenti mai realizzati, finalmente l’anno scorso 2 posti in deroga vengono trasformati in posti in organico , di cui uno è andato a ruolo e uno a trasferimento. Per anni le guardarobiere erano state 5 al Convitto Nazionale e 4 all’educandato M. Adelaide nonostante il numero dei convittori e semi convittori fosse quasi equo. La situazione attuale è invece totalmente ribaltata con 6 guardarobiere all’educandato M. Adelaide e 5 guardarobiere al Convitto . Certo un passo avanti è stato fatto ma ancora oggi la situazione al Convitto Nazionale Giovanni Falcone è ancora in difetto , considerando il disagio lavorativo con cui si trovano a lavorare le colleghe, ubicazione della lavanderia esterna al guardaroba , carico quotidiano di lavoro , attrezzature vecchie, difficoltà a chiamare supplenti, ecc….. il numero delle guardarobiere rispetto al numero degli iscritti è ancora insufficiente (11anzichè13)

Mi chiedo perché non si dà possibilità di lavoro a chi è inserito in tale profilo e che può svolgere il proprio operato solo in questi due istituti ?

Perché non si tutelano profili ”deboli” che rischiano di scomparire o di vedere affidato il proprio lavoro a ditte esterne ?

Perché si parla tanto di Buona Scuola e poi il personale ATA non viene attenzionato e non viene considerato parte integrante di tale processo?

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