ATA, controllo tempestivo titoli. Si sottovaluta sovraccarico lavoro segreterie

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Sulla base della normativa il controllo dei titoli, per il personale ATA che riceve una supplenza, deve essere effettuato “tempestivamente”. Ma a volte ci sono difficoltà oggettive. 

Ne abbiamo parlato in  Graduatorie III fascia ATA: aspiranti perdono supplenze perché il controllo titoli è effettuato in ritardo

prendendo spunto dal caso segnalato – ma ce ne sono tantissimi altri analoghi – nel quale il collaboratore ha perso varie supplenze perché il punteggio è stato rideterminato dopo 6 mesi dall’attribuzione dell’incarico.

Concludevamo il nostro articolo indicando  che, seppure il  termine “tempestivamente” non fornisca una scadenza temporale definita,  in casi di procedimenti amministrativi tra la Pubblica Amministrazione ed il cittadino, la legge che norma la tempistica e quindi la durata di questi procedimenti è la legge 69/2009.

Pertanto  i suddetti controlli andrebbero effettuati entro i canonici 30 giorni dalla data di assunzione in servizio.

Sulla questione interviene un assistente amministrativo, ma siamo sicuri che la sua è voce di tanti che lavorano nelle segreterie scolastiche e che ogni giorno si trovano a doversi districare tra molteplici impegni.

Come valutare il ‘tempestivamente’? 
Come valutare le priorità di uffici di segreteria che scoppiano per le molteplici incombenze? 

Senza contare i certificati che non si riescono ad avere. Io per esempio sto aspettando da settembre nonostante i numerosi solleciti e le richieste anche all’INPS la conferma di un servizio dichiarato. 

E poi ci sono i servizi ‘ambigui’ o gli attestati falsi. Buttiamo su il lavoro oppure valutiamo seriamente e attentamente? 

Io credo che venga sottovalutato il sovraccarico imposto alle segretarie, sotto organico e al collasso.

Concordiamo con la nostra lettrice, che ringraziamo per l’intervento che ci permette di mettere in evidenza alcuni particolari importanti.

Nel decreto con il quale si rimodula il punteggio dell’aspirante ATA, vanno indicate le date delle operazioni effettuate, cioè va indicato che la scuola ha effettuato “tempestivamente” l’avvio del controllo (settembre) ma che l’INPS ha inviato i certificati richiesti solo dopo mesi (e si indica la data).

Inoltre a nostro parere nella scelta delle incombenze alle quali dare priorità questa dovrebbe avere un posto di rilievo, in quanto ne derivano offerte di lavoro, persone che perdono occasioni di supplenza, reddito, contributi, sostentamento per la propria famiglia.

Che si sottovaluti il sovraccarico di lavoro imposto alle segreterie è senz’altro vero, che le immissioni in ruolo siano sempre minime rispetto alle esigenze delle scuole è ormai noto. Ma questo non può autorizzarci a soprassedere rispetto a determinate operazioni imposte dalla normativa, a tutela di tutti gli aspiranti inseriti in graduatoria.

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