Assunzioni negli Uffici Scolastici: necessarie per operazioni di pensioni, mobilità, immissioni in ruolo. Buona Scuola ha aumentato contenzioso

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La richiesta e la denuncia delle condizioni di lavoro provengono dalle RSU e dalle organizzazioni sindacali dell’Ufficio Scolastico di Milano, ma corrispondono sicuramente a quelle di altri uffici, nei quali il personale che va in quiescenza non viene sostituito e il carico di lavoro diventa insostenibile, costringendo a oneri ben oltre gli orari di lavoro.

Il documento

“Le RSU e le 00.SS. dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, ESPONGONO E DENUNCIANO le condizioni di lavoro cui sono obbligati i funzionari e i dipendenti dell’Ufficio scolastico territoriale che operano per gli adempimenti sempre più urgenti e caotici che sono costretti a svolgere quali le assunzioni, le assegnazioni dei docenti per l’avvio di questo anno scolastico 2017/18 e le prossime pensioni del personale della scuola.

Detto personale , in una situazione di insostenibile carenza di organico ripetutamente e pubblicamente denunciata, da oltre un anno sta super lavorando sempre per l’attuazione della cosiddetta Buona scuola, prima con le assunzioni, poi con la gestione della mobilità provinciale e nazionale, senza sosta ora con le cessazioni con tempistiche incalzanti e orari massacranti.

Già con un documento del 6 maggio 2016, le RSU degli uffici scolastici territoriali della Lombardia con il sostegno del Consiglio superiore della P.I. e delle organizzazioni sindacali che proclamavano la mobilitazione nazionale del personale del MIUR, avevano chiesto il potenziamento di personale presso gli Uffici scolastici territoriali in quanto l’attuazione della Buona scuola avrebbe comportato un sovraccarico di lavoro a fronte di una già nota carenza di organico.

Ministri e dirigenti dell’Amministrazione scolastica sono stati e continuano ad essere ciechi e sordi.

La dirigenza del Ministero ai vari livelli, esercita una azione amministrativa scandita da una tempistica eccessivamente ristretta se non impraticabile rispetto ai numerosi adempimenti e scadenze, tale da obbligare il personale degli Uffici scolastici a lavorare ben oltre gli orari d’obbligo contrattuali.

La disciplina contenuta nella legge sulla Buona Scuola non ha agevolato molte operazioni, comportando inevitabilmente un aumento del contenzioso giudiziale e non giudiziale.

L’inadeguatezza del sistema informatico che dovrebbe supportare il lavoro del personale degli uffici contribuisce a rendere la situazione ancora più difficile.

Nel 2017 diversi colleghi (dodici) hanno dato le dimissioni per cessazione, e nel 2018 un’altra decina, senza nessuna sostituzione e nessuna assunzione è prevista.

Il Decreto n. 315 del 16/5/2016 della Direzione Regionale Scolastica per la Lombardia prevede una dotazione organica del personale del comparto Ministeri per l’Ufficio X- Ufficio Scolastico di Milano di 156 unità, mentre attualmente la dotazione è di 60 unità, e alla fine del 2018 scenderà a 50 unità. Il rapporto unità -scuole sarà di un dipendente per ogni 6,5 scuole!!!! La domanda sorge spontanea: è sostenibile il protrarsi di tale situazione?

Pertanto il perdurare della gravissima situazione non garantisce a nostro parere il raggiungimento degli obiettivi istituzionali assegnati, (alcuni anche per delega dell’USR Lombardia) a cominciare dalle prossime pensioni.

In virtù di una prossima riorganizzazione degli uffici territoriali, si pone un problema di equa distribuzione delle risorse umane nonché dei carichi di lavoro al fine del perseguimento degli obiettivi.

Mario Spanò
Antonio Favata
Silvestro Carrubba
Angela D’Angelo”

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