Assunzioni docenti proseguono: slitta al 31 dicembre termine graduatorie concorso 2018

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Le immissioni in ruolo per l’a.s. 2018/19 sono state finora meno della metà di quelle programmate (57.332), e nella scuola secondaria, solo una su tre.

I dati sulle immissioni in ruolo

Ci vengono forniti dal sindacato UIL, presente questa mattina all’incontro tra sindacati e Amministrazione.

Rispetto alle disponibilità iniziali, 57.322 posti, le nomine in ruolo effettuate sono state solo 25.105, pari al 43,8%, percentuale che nella scuola secondaria si riduce al 33%.

Quella che sembrava una previsione pessimistica – ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola,  a margine del congresso territoriale che si sta svolgendo in Calabria – è diventato un dato oggettivo, risultato dell’inadempienza di alcune Direzioni regionali che, anche in presenza di procedure completate, non hanno pubblicato le graduatorie del concorso 2018 (FIT) entro il 31 agosto, vanificando di fatto le aspettative di migliaia di docenti che vedono slittare la nomina di un anno.

Casi sui quali la Uil scuola è intervenuta più volte, come a Napoli, denunciando ritardi, lentezze e inadempienze. Ora il contesto è cambiato, l’obiettivo resta lo stesso: garantire la copertura dei posti autorizzati.

Accantonamento posti da concorso 2018

Su questo tema – prosegue la UIL – si è registrato oggi l‘impegno da parte del ministero ad emanare un decreto che permetterà agli uffici regionali di accantonare, ed assegnare, i posti relativi alle graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre prossimo.

Si tratta, in pratica, di attribuire l’ambito territoriale con accantonamento del posto. La sede di servizio per il 3° anno FIT sarà comunque assegnata a partire dal 1° settembre 2019.

Le commissioni quindi dovrebbero terminare tutte i lavori entro il 31 dicembre 2018 e l’Amministrazione provvederà ad accantonare i posti rimasti liberi per i docenti dalle graduatorie approvate  dal 1/09/2018 al 32/12/2018 per il successivo a.s. 2019/20.

Una apertura positiva alla quale – aggiunge Turi – va affiancato un intervento politico per dare garanzie di stabilità e trasparenza a tutto  il personale interessato.

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