Assenze per malattia nella P.A.: a dicembre dato stabile (-0,1%) rispetto allo stesso mese del 2009

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Ministero della pubblica amministrazione – Fenomeno ridotto del 35% nei due anni e mezzo di applicazione della legge 133/2008

Ministero della pubblica amministrazione – Fenomeno ridotto del 35% nei due anni e mezzo di applicazione della legge 133/2008

Rispetto allo stesso mese del 2009, a dicembre le assenze per malattia dei dipendenti pubblici non evidenziano scostamenti di rilievo (-0,1%), nonostante il rischio influenza sia stato più alto in questo mese se confrontato con l’anno precedente. Correggendo il dato per tener conto della maggiore probabilità di influenza dello scorso dicembre, si stima che i giorni di assenza si siano di fatto ridotti del -2%. Si sono inoltre evidenziate riduzioni sia degli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni (-9,2%) sia delle assenze per altri motivi (-6,7%).
Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.219 amministrazioni pubbliche.

Il monitoraggio conferma come la Legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A due anni e mezzo dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -35%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.

Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di dicembre le riduzioni più significative del fenomeno sono state registrate nelle Aziende Sanitarie Locali (-4,5%), negli Enti di previdenza (-3,9%), nelle Regioni e Province autonome (-3,1%) e nella altre PA centrali. Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, le contrazioni più evidenti del fenomeno sono avvenute nei Ministeri, nella Presidenza del Consiglio e nelle Agenzie fiscali (-13,8%), nelle Aziende ospedaliere (-12,5%), nelle Aziende Sanitarie Locali (-10,2%) e nelle altre PA centrali (-6,3%). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni significative soprattutto nel comparto Sanità (-14,2% nelle Aziende Sanitarie Locali e -7,0% nelle Aziende ospedaliere).

Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano contrazioni nel Mezzogiorno (-8,3%) mentre nel resto del Paese si rilevano variazioni positive: + 1,6% nel Nord Est, + 3,7% nel Centro e +4,3% nel Nord Ovest. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano invece riduzioni nelle aree meridionali (-13,3%) e centrali (-11,2%) del Paese. Anche le assenze per altri motivi registrano a dicembre riduzioni che vanno dal -11,3% nel Mezzogiorno al -5,1% nel Centro.

La rilevazione statistica evidenzia casi di riduzione delle assenze per malattia particolarmente significativi.
Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero dello Sviluppo Economico (-30,0%), del Ministero della Salute (-11,8%) e del Ministero delle Infrastrutture (-6,6%).  Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia invece aumentano ovunque: all’Agenzia del Demanio (+29,5%), all’Agenzia delle Entrate (+15,1%), all’Agenzia delle Dogane (+13,9%) e all’Agenzia del Territorio (+7,4%).
Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Puglia (-30,7%), Molise (-22,9%), Calabria (-21,6%), Campania (-13,8%), Sicilia (-9,2%) e Marche (-6,3%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Reggio Emilia (-34,9%), Campobasso (-34,2%), Vicenza (-32,3%), Pavia (-31,4%), Rieti (-28,4%), Torino (-26,2%), Alessandria (-24,3%), Carbonia Iglesias (-22,5%), Forlì-Cesena (-22,0%) e Sondrio (-21,6%).

Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Caltanissetta (-48,1%), Vicenza (-43,7%), Forlì (-38,4%) e Siracusa (-28,0%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Campione d’Italia (-90,3%),        Bussolengo (-85,5%), Ariano Irpino (-69,1%) e Biancavilla (-66,1%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Monte Sant’Angelo (-92,5%), Foiano della Chiana (-91,7%), Porcia (-89,1%) e Santorso (-87,0%).

Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Foggia (-49,0%), di Chioggia (-31,1%), di Vercelli (-27,4%), di Cagliari (-24,1%), di Teramo (-20,6%), di Siena (-20,4%), Verona (-15,7%) e del Medio Friuli (-14,1%). Un calo significativo del fenomeno si registra anche tra il personale di INAIL (-10,7%) mentre le assenze per malattia aumentano all’INPDAP (+2,1%), all’INPS (+5,0%), all’ENPALS (+10,3%) e soprattutto all’ENAM (+22,6%). Infine, riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (-91,0%), dell’INSEAN (-79,5%), dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (-69,5%) e dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica sperimentale (-68,3%).

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