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Assegno universale figli e congedi in Family Act: in arrivo, vediamo cosa contiene

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Il Family Act conterrà congedi parentali, aiuti nelle spese per figli a carico e assegno universale per i figli. Vediamo le misure.

Sono moltissimi i lettori che ci scrivono riguardo all’assegno unico ai figli (che era stato annunciato sarebbe stato previsto dal Decreto Rilancio) e sulla sua attuazione. Cerchiamo di chiarire i dubbi:

Buongiorno, ma l’assegno unico per i figli che è stato annunciato è contenuto nel Family Act ? Quando sarà attuato? E come funzionerà?

Family Act: cosa contiene?

Si tratta di un disegno di legge pensato appositamente per la famiglia che, soprattutto, dopo il lockdown stanno risentendo moltissimo delle conseguenze del COVID-19 anche a causa della chiusura delle scuole. Molte mamme, infatti, hanno dovuto lasciare il lavoro per la cura della famiglia e dei figli.

Il decreto legge delega in questione impegna il governo a realizzare le riforme in esso contenute per potenziare gli aiuti già esistenti per le famiglie: l’assegno unico per i figli, da realizzare entro l’anno, congedi parentali, detrazioni fiscali che favoriscano la natalità, bonus cultura (musei, cinema, teatro e corsi di lingua) per i più piccoli, assenze dal lavoro per malattia dei figli con retribuzione garantita, congedo parentale per i neopapà di almeno 10 giorni.

Il disegno di legge delega Family Act si snoda in 8 articoli. Cerchiamo di capire cosa conterrà.

L’articolo 1 prevede che tutte le misure della riforma in oggetto siano applicate universalmente per i nuclei familiari con figli e che siano usati criteri di progressività per le somme spettanti (applicazione dell’ISEE). Il principio cardine del disegno di legge è l’educazione non formale, ovvero tutta quella gamma di attività (visite ai musei, letture, laboratori) che favoriscono l’apprendimento arricchendo l’offerta formativa della scuola. Con una somma di denaro da destinare a queste attività, quindi, si aiutano le famiglie in questa azione.

Sempre nell’articolo 1 si promuove la parità di genere nella cura dei figli: mamma e papà, quindi, hanno la stessa valenza; viene incentivato il nucleo familiare e sono presenti misure volte ad incentivare il lavoro femminile.

Assegno universale per i figli

Nell’articolo 2 si parla della misura più attesa, l’assegno universale per i figli a carico che porterà ad un riordino di tutte le misure già esistenti a sostegno della genitorialità.

Il principio da rispettare è quello dell’universalità dell’assegno, ovvero deve essere erogato, indistintamente, per una quota base a tutti i nuclei familiari che abbiano almeno 1 figlio a carico, più una quota variabile in base all’indicatore ISEE.

L’importo dell’assegno terrà conto sia della situazione economica della famiglia che dell’età dei figli. Si tratta di un assegno mensile corrisposto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 18 anni di età di ogni figlio (per figli disabili, invece, indipendentemente dall’età).

Per figli successivi al primo l’assegno sarà maggiorato del 20% (stessa maggiorazione in caso di figli disabili).

In ogni caso l’assegno universale non potrà essere di importo inferiore a quello percepito dalla famiglia prima dell’entrata in vigore della nuova misura.

Nell’articolo 3 del disegno di legge è previsto il riordino delle misure già in essere a sostegno della famiglia che possono riguardare l’aiuto alla copertura delle spese di asili nido, delle sezioni primavera della scuola dell’infanzia ma anche supporto nella gestione dei figli nell’abitazione (baby sitter) per bambini con età inferiore a 6 anni.

I decreti delega conterranno anche misure al sostegno di famiglie che devono sostenere spese per minori affetti da patologie fisiche che ricomprendono anche i disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche un aiuto per le spese documentabile per l’acquisto dei libri di testo per la scuola secondaria. Sostegno anche per gite scolastiche, sport, corsi di lingua, arte e musica.

Congedi parentali

Nell’articolo 4 si disciplinano i congedi parentali che saranno potenziati. Nella delega contenuto  un periodo di almeno 10 giorni di congedo per i neopapà ma anche un permesso di 5 ore per ogni anno scolastico da dedicare ai colloqui con gli insegnanti dei figli.

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