Asilo nido, chi lo frequenta prima dei due anni perde in quoziente intellettivo

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La Società Italiana dei Medici Pediatri  e dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza ha realizzato una ricerca sulla frequenza o meno dell’asilo nido, da parte di bambini appartenenti a 500 famiglie di livello socio-economico elevato, e le relative conseguenze sul quoziente intellettivo.

Dai dati raccolti, come riferito da lastampa.it, è emerso che i bambini, che hanno frequentato il nido, all’età di 8-13 anni presentano, relativamente al quoziente intellettivo, valori inferiori rispetto a chi non lo ha frequentato.

La spiegazione data ai risultati della ricerca consiste nel fatto che i bambini presi in esame apprendono di più dalla relazione con un adulto della famiglia, considerati i livelli culturali dei componenti della medesima, che non all’asilo nido.

Nelle famiglie, come quelle prese in esame, infatti, il rapporto uno a uno con l’adulto (culturalmente elevato) è molto importante, mentre al nido le interazioni con i coetanei sono in pratica nulle.  Le relazioni diventano significative quando i bambini sono un po’ più grandi (da due anni in su).

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