Appello ai docenti di ruolo: le ore residue ai precari

Di Lalla
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red – Cobas, FLC CGIL e Coordinamenti dei Precari d’accorso: le ore "residue", cioè spezzoni pari o inferiori a 6 ore, siano assegnati ai docenti precari che quest’anno non hanno ricevuto offerta di supplenza a causa dei tagli.

red – Cobas, FLC CGIL e Coordinamenti dei Precari d’accorso: le ore "residue", cioè spezzoni pari o inferiori a 6 ore, siano assegnati ai docenti precari che quest’anno non hanno ricevuto offerta di supplenza a causa dei tagli.

I Cobas invitano alla protesta i colleghi di ruolo con questo messaggio:

"In primo luogo rifiutarsi di farsi complici della macelleria sociale a danno dei precari, non accettando cattedre oltre le 18 h. settimanali (come da contratto vigente). Accettare cattedre oltre le 18 h. significa infatti piegarsi alla logica del cottimo ed aprire le porte a breve ad un aumento dell’orario di lavoro a pari retribuzione. Significa svilire la funzione docente ed avviarsi inconsapevolmente alla trasformazione di questa professione in qualcosa di diverso: essere a servizio e pronti a tutto per qualche spicciolo in più (ripreso con lo scatto dell’aliquota fiscale). "

La FLC CGIL di Bergamo invita i docenti a rifiutare le ore eccedenti perchè ciò significa togliere opportunità di lavoro ai precari

"Invitiamo i Docenti a RIFIUTARE le ore eccedenti! Diciamo NO alle 24 ore cattedra!

Cara/o collega,
se il tuo Dirigente Scolastico ti propone una cattedra con più di 18 ore devi sapere che:

  • non sei obbligato ad accettare a meno che sia una cattedra così costituita per ordinamento;
  • non sei obbligato ad accettare a meno che sia una cattedra con raggruppamenti ore non scindibili;
  • non puoi accettarla se la quota superiore alle 18 è uno spezzone orario utile ad un completamento cattedra;
  • se ti rendi disponibile per spezzoni fino al completamento massimo di 24 ore cattedra stai togliendo opportunità di lavoro a chi è in genere precario."

Di contro, il Coordinamento Precari Scuola Ravenna lamenta la scarsa solidarietà mostrata dai colleghi, anche a tempo determinato.

"In questi giorni si stanno svolgendo i primi Collegi Docenti nelle scuole della nostra provincia e, con gran disappunto, stiamo constatando la scarsa solidarietà mostrata dai colleghi nei confronti dei lavoratori precari rimasti senza lavoro a causa dei pesantissimi tagli.

Quello che temevamo sta diventando purtroppo una triste realtà. Le poche ore residue, inferiori alle sette settimanali e che sono assegnate dalle scuole, vengono, infatti, accettate dai colleghi che hanno già un contratto a tempo indeterminato o almeno al 30 giugno prossimo.

Invitiamo caldamente questi colleghi a rinunciare fin da subito a queste ore aggiuntive che, seppur poche, possono garantire almeno un misero sostegno economico a chi il lavoro non lo ha più.

Ricordiamo inoltre che anche poche ore settimanali sono sufficienti a maturare il massimo punteggio e che il prossimo anno ci sarà l’aggiornamento delle graduatorie.

Non penalizziamo perciò ulteriormente i nostri colleghi, persone con cui fino allo scorso anno abbiamo collaborato e socializzato.

Ci appelliamo a tutti i docenti affinché dalla scuola arrivi un messaggio forte e chiaro di solidarietà, sarebbe un esempio concreto per tutti, anche per i nostri alunni.

Questa società va cambiata e deve mostrare un lato più umano. Questa volta spetta a noi farlo.

Come insegnanti, infatti, abbiamo anche il compito di educare alla solidarietà, al rispetto e alla considerazione per l’altro. Sono principi che rientrano nel compito educativo che c’è stato assegnato in quanto insegnanti, ma che dovrebbe appartenerci anche in quanto uomini."

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