Appalti pulizie scuole, rischiano il posto in 24mila
red – Dopo i tagli alle pulizie nelle scuole da soggetti esterni , i sindacati si sono mobilitati e minacciano un presidio al Ministero.
red – Dopo i tagli alle pulizie nelle scuole da soggetti esterni , i sindacati si sono mobilitati e minacciano un presidio al Ministero.
Secondo i sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, bisogna garantire dal 1 gennaio 2014 la continuità occupazionale e la tenuta del reddito degli oltre 24mila lavoratori e lavoratrici occupati negli appalti di pulizia e ausiliari presso 4mila scuole di ogni ordine e grado.
In attesa di una convocazione, che doveva giungere non oltre il 26 novembre, dopo l’incontro della compagine ministeriale alla Presidenza del Consiglio, minacciano iniziative di protesta.
"Ad oggi – scrivono i sindacati in un comunicato – non è ancora stata convocata alcuna riunione, nonostante si sia svolto l’incontro tra il Miur e la Presidenza del Consiglio, quest’ultima coinvolta dallo stesso Ministero per trovare soluzioni per la continuità occupazionale e reddituale, così come previsto dagli impegni assunti con le parti sociali. E sono, inoltre, ancora aperte le procedure di licenziamento collettivo per tutti i 24mila addetti".
"Se nelle prossime 24 ore – continuano le sigle – il ministero dell’Istruzione non provvederà a fissare la convocazione del tavolo, sarà organizzato un folto presidio presso il Miur come prima iniziativa a livello nazionale per sostenere l’azione sindacale di rivendicazione dell’operatività del tavolo e le diverse iniziative di protesta che giornalmente si stanno svolgendo nelle diverse realtà territoriali".
"Qualora le iniziative a livello locale e nazionale nel breve periodo non porteranno soluzioni – conclude la nota – le stesse organizzazioni sindacali di categoria fanno sapere che verranno proclamati lo sciopero e la manifestazione nazionale delle lavoratrici e lavoratori Ex Lsu e Appalti Storici entro la prima metà di dicembre".