Apertura scuole posticipata al 1° ottobre. Ripresentata proposta di legge

Di Lalla
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di Marco Barone – Alcuni parlamentari del PDL, ripresentano la proposta di legge, A.C. 1585, (presentata la scorsa legislatura atto Camera n. 1404,XVI legislatura) che intende pertanto apportare una modifica al calendario scolastico, prevedendo uno spostamento dell’inizio delle lezioni che posticipi la riapertura delle scuole al 1 ottobre.

di Marco Barone – Alcuni parlamentari del PDL, ripresentano la proposta di legge, A.C. 1585, (presentata la scorsa legislatura atto Camera n. 1404,XVI legislatura) che intende pertanto apportare una modifica al calendario scolastico, prevedendo uno spostamento dell’inizio delle lezioni che posticipi la riapertura delle scuole al 1 ottobre.

Nella premessa del testo si legge che “Si tratta di una misura dettata da una serie di motivazioni di ordine scolastico, climatico ed economico. Il rientro a ottobre, infatti, non solo darebbe un tempo più congruo a tutti gli studenti che devono recuperare i debiti formativi, spostando a metà settembre il relativo termine ultimo, che attualmente è previsto per il 31 agosto, ma consentirebbe nel contempo al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di espletare con maggiore serenità le pratiche burocratiche che precedono la ripresa delle lezioni”.

Si continua affermando che: " Il turismo rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’economia del nostro Paese, ma attualmente è penalizzato, oltre che dalla crisi economica in corso, anche dall’apertura delle scuole a settembre, che svuota anzitempo le località balneari, collinari e montane accorciando così quella stagione turistica che da più parti si chiede invece e a ragione, di allungare".

E dunque la presente legge reca disposizioni per favorire l’economia turistica nazionale attraverso il differimento dei termini d’inizio del calendario scolastico delle scuole di ogni ordine e grado successivamente al 30settembre di ogni anno ed in deroga alle disposizioni del comma 2 dell’articolo 74 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, per l’anno scolastico 2014/2015 e per il successivo, in via sperimentale, le attività didattiche, comprensive anche degli scrutini e degli esami, e quelle di aggiornamento si svolgono nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 30 giugno, con eventuale conclusione degli esami di maturità nel mese di luglio.

Una proposta di legge a dir poco rivoluzionaria, per la vita ordinaria della scuola,ma che non può trovare giustificazione certamente nel presunto mutamento delle condizioni climatiche, ad oggi la scienza ancora è controversa su questo punto, e neanche per il turismo alberghiero, poiché come è noto esiste una crisi economica devastante, perdurante, e non basterà posticipare il periodo di apertura della scuola per sanare tale deficit, e poi ci si dimentica che i genitori di chi frequenta la scuola mica sono tutti insegnanti, e dunque o si propone una riorganizzazione complessiva dell’intero mondo del lavoro, oppure tale proposta di legge ha altri fini e scopi che devono essere meglio compresi, specialmente in relazione alla situazione giuridica del personale scolastico nel periodo estivo, spesso soggetta a strumentalizzazioni politiche e demagogiche indegne.

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