Anticipo TFS fino a 45 mila euro: come funziona
Anticipo TFS per dipendenti pubblici, come funziona e chi paga gli interessi sul prestito erogato? Facciamo chiarezza.
Come funziona questo anticipo TFS? Gli interessi li paga lo Stato oppure noi?
L’anticipo TFS introdotto dal decreto legge 4/2019 prevede la possibilità, per i dipendenti pubblici, di richiedere un anticipo della propria buonuscita, fino ad un massimo di 45mila euro, che sarebbe corrisposta entro 75 giorni dalla cessazione dal servizio.
L’anticipo viene concesso tramite un prestito erogato dalle banche che aderiscono all’accordo ABI con tasso di interesse agevolato. Il TFS erogato subito dopo il pensionamento, inoltre, avrà anche una detassazione dell’IRPEF che varia dall’1,5 al 7,5%.
Tutti i neo pensionati possono accedere al beneficio (a prescindere dalla misura con cui hanno aderito al pensionamento).
I tassi di interesse applicati sulla somma erogata dalle banche, però, sono interamente a carico del soggetto richiedente.
Al momento, però, non è ancora possibile presentare la domanda di anticipo TFS.
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