Anno scolastico: in arrivo in Puglia 240 unità di personale ATA

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UIL – “Se l’anno scolastico, in Puglia, è potuto partire senza particolari scossoni e disagi per famiglie e studenti, è merito dell’attività incessante dei sindacati e dell’amministrazione scolastica regionale, sinergia che ha permesso di impostare un dialogo costruttivo utile a rimediare agli errori madornali della legge 107, cosiddetta buona scuola, e a quelli commessi dai governi passati, che mai hanno perso occasione per penalizzare e umiliare il sistema scolastico meridionale e pugliese”.

Lo afferma Gianni Verga, Segretario Generale della UIL Scuola di Puglia, ricordando che “fino allo scorso anno, anche il regolare avvio dell’anno scolastico era compromesso da una scellerata gestione da parte di Roma, che aveva causato un deficit di oltre tremila docenti e circa 500 unità di personale ATA nonché ritardi e disordini per tutte le operazioni. Solo grazie al senso del dovere di tanti lavoratori degli Uffici periferici del MIUR, si è potuto affrontare dignitosamente la mole di lavoro del periodo estivo e, senza le battaglie del sindacato e degli stessi lavoratori, probabilmente ora staremmo ancora qui a parlare di classi senza docenti o senza dirigenti scolastici, oltre il limite del buonsenso”.

“Adesso – prosegue Verga – auspichiamo che l’Ufficio Scolastico Regionale continui su questo percorso virtuoso, e lo stanziamento di altre 240 unità aggiuntive di personale ATA, con grande senso di responsabilità da parte del Direttore Generale, non può che darci ragione sulla più volte denunciata carenza di organico. Di certo c’è che noi non molleremo la presa, fino a quando tutte le scuole non saranno messe completamente nelle condizioni strutturali di poter mettere in campo un’offerta formativa di qualità e di amministrare in serenità la quotidianità lavorativa e didattica”.

Gianni Verga invia anche un messaggio alla Regione Puglia, definendo “piuttosto confusa e priva di contenuti la proposta per il nuovo progetto “Diritti a Scuola” presentata ieri dall’Assessore Leo: senza alcuna analisi dello stato dell’arte si vuole insistere, da una parte, su discipline di graduatorie esaurite con il rischio di creare nuovo precariato, dall’altra, si vorrebbero acquistare computer in luogo del recupero della dispersione scolastica. Preoccupa, altresì, il mancato riconoscimento dell’IRAP da parte dell’Autorità di controllo che, se confermata, metterebbe le scuole in ginocchio da un puno di vista finanziario. Si auspica che il progetto non subisca grandi stravolgimenti e che siano prese in considerazione le proposte concrete, presentate al tavolo regionale dalla UIL Scuola, relative alla prosecuzione e potenziamento della scuola dell’infanzia nonché al coinvolgimento di altre classi di concorso più affollate e all’inserimento della figura dell’Operatore Socio-Sanitario di grande utilità nelle scuole primarie e di infanzia”.

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