Anno scolastico 2019/20, 100mila cattedre potrebbe restare scoperte. Ecco perché

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Il prossimo anno scolastico potrebbe aprirsi con un problema di non poco conto, ossia la mancanza di docenti per svariati fattori.

Mancate assunzioni 2018/19

Nel corrente anno scolastico, delle 57mila assunzioni autorizzate ne sono state effettuate soltanto 27000, per cui oltre il 50% dei posti disponibili non sono stati coperti.

Le mancate assunzioni sono da attribuire all’esaurimento delle GaE e delle graduatorie del concorso 2016 o alla mancata pubblicazione delle graduatorie del concorso 2018 entro il 31 agosto.

Qui tutti i dati

Pensionamenti 2019/20

Ai posti rimasti vacanti, lo scorso anno, si aggiungeranno quelli derivanti dai pensionamenti dal prossimo primo settembre.

Al normale turn over, scrive il Corriere della Sera, quantificabile intorno alle 20-25 mila cattedre,  già l’anno scorso si erano aggiunti circa 10-15 mila domande di docenti che avevano raggiunto i termini della legge Fornero (67 anni d’età o 41 anni e dieci mesi di contributi). 

I numeri predetti dovrebbero aumentare in quanto dovrebbe crescere il numero di insegnanti che maturano i requisiti previsti dalla legge Fornero, come evidenziato anche dai sindacati.

Quota 100

Le stime suddette, relative ai pensionamenti, potrebbero poi crescere esponenzialmente, a seconda di quali saranno gli effetti della quota 100, le cui norme saranno contenute in apposito decreto legge che, secondo quanto affermato da Di Maio, dovrebbe essere pronto per Natale.

I docenti interessati, scrive ancora il Corriere, dovrebbero essere 100.000, sebbene non si possa prevedere quanti decideranno poi di aderirvi, anche alla luce delle eventuali penalizzazioni.

Sistema reclutamento

Al momento, il Governo è impegnato a ridisegnare il sistema di reclutamento della scuola secondaria, modificando quanto previsto dal D.lgs. 59/2017, ossia abolendo il concorso riservato ai docenti con 36 mesi di servizio e modificando il concorso ordinario.

Per la scuola primaria e dell’infanzia è stato bandito il concorso straordinario e si è in attesa di quello ordinario.

Il concorso ordinario per la scuola secondaria non sarà espletato per le assunzioni del prossimo anno scolastico, mentre quello straordinario per l’infanzia e la primaria, qualora termini in tempo, potrebbe in parte coprire i vuoti di organico al nord.

Conclusioni

Alla luce di quanto detto sopra, il prossimo anno scolastico, migliaia di cattedre potrebbero rimanere ancora scoperte con tutte le difficoltà nel reperire anche i supplenti.

In particolare vi sono classi di concorso per le quali si registrano gravi carenze soprattutto al Nord, come nel caso dei docenti di matematica, italiano, lingue straniere e sostegno.

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