Anno di prova neoassunti. Le novità: eventuali visite a scuole con progetti innovativi (a carico dei docenti) e sviluppo sostenibile tra i laboratori

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Si è svolto ieri al Ministero un incontro per la stesura dell’annuale nota sull’anno di prova e formazione per i docenti che saranno assunti nell’a.s. 2017/18.

Le novità sono l’inserimento nel piano di formazione della possibilità di dedicare una parte del monte-ore a visite di studio, da parte dei docenti neoassunti,  a scuole caratterizzate da progetti con forti elementi di innovazione organizzativa e didattica e l’inserimento del tema dello sviluppo sostenibili tra le tematiche dei laboratori di formazione.

La sostenibilità, si legge nella nota, è saldamente al centro del Progetto Europeo come dimostrano i documenti di orientamento delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea sui quali l’Italia si è impegnata formalmente. Nei documenti sono fissati obiettivi fondamentali sul piano educativo, ambientale e sociale, quali i diritti, la cultura, lo sviluppo, l’ambiente, la salute, l’eguaglianza di genere, i giovani e la lotta contro le discriminazioni.

Alla luce di quanto sopra esposto si è ritenuto opportuno che almeno uno dei laboratori formativi (sui 4 previsti per i neoassunti) debba essere dedicato ai temi dell’educazione allo Sviluppo Sostenibile e alla cittadinanza globale, promuovendo a formare nuove generazioni che contribuiscano a realizzare, in prima persona, uno sviluppo sostenibile.

Al fine di sostenere tale attività sulla piattaforma Indire saranno messi a disposizione materiali didattici e video lezioni.

Per quanto riguarda le visite in scuole con progetti innovativi saranno organizzate, a cura degli USR, attraverso visite di singoli docenti neo-assunti o di piccoli gruppi.

Per la scelta delle scuole si potrà fare riferimento a scuole che applicano concrete nuove metodologie didattiche e di innovazioni tecnologiche riconosciute dagli USR.

Questa attività potrà avere la durata massima di due giornate di “full immersion” nelle scuole accoglienti, ed è considerata sostitutiva del monte-ore dedicato ai laboratori formativi, per una durata massima di 6 ore nell’arco di ogni giornata.

La partecipazione, senza alcun onere a carico dell’amministrazione, sarà su base volontaria, per un massimo di 2000 docenti distribuiti tra le regioni in base alla tabella in Allegato A che tiene conto della percentuale del numero dei docenti in servizio in ciascuna Regione.

Non è stato però indicato un criterio per scegliere le scuole, né per capire quali docenti potranno partecipare, né come potranno essere sostituiti nei giorni di assenza.

La nota conferma invece le altre caratteristiche dell’anno di prova: servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 per le attività didattiche,

assegnazione di un docente “tutor” che seguirà il docente neo immesso in ruolo durante l’anno di prova, frequenza di un corso di formazione (50 ore prevalentemente online) organizzato dall’amministrazione, bilancio di competenze e portfolio professionale.

La nota sarà diramata forse già oggi o comunque nei prossimi giorni.

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