Anno di prova neoassunti, valutazione finale: colloquio, parere Comitato e conferma in ruolo

WhatsApp
Telegram

Chi valuta i docenti neoassunti o comunque in anno di prova e formazione? In base a che cosa? Su cosa verte il colloquio finale? Chi decide la conferma in ruolo?

Rispondiamo ai succitati quesiti ricordando cosa prevede in merito il DM n. 850/15, chi sono i soggetti della valutazione finale e quali compiti svolgono.

Soggetti valutazione finale

I soggetti preposti alla suddetta valutazione sono:

  • Tutor;
  • Comitato per la valutazione dei docenti;
  • Dirigente scolastico.

Tutor

Il docente tutor partecipa al colloquio che il docente neo assunto sostiene innanzi al Comitato per la valutazione dei docenti.

Il tutor predispone un’istruttoria sugli esiti delle attività formative e sulle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita scolastica del docente in anno di formazione e prova. L’istruttoria, dunque, verte su tutto quello che è stato il percorso del docente relativamente agli aspetti culturali, disciplinari, progettuali, didattici e relazionali che il tutor ha avuto modo di riscontrare durante le diverse attività ed esperienze condivise e non. Tutto quello che il tutor esprime, trattandosi di un’istruttoria, deve essere supportato da apposita documentazione .

Gli esiti dell’istruttoria sono esposti dal tutor al comitato comitato per la valutazione dei docenti che ne deve tener conto nell’espressione del parere.

Comitato per la valutazione dei docenti

Il comitato per la valutazione dei docenti ha il compito di esprimere il proprio parere relativamente al superamento del periodo di formazione e prova dei docenti neo assunti e non.

Nell’esercizio di tale funzione il Comitato è composto dal dirigente scolastico e dai docenti dell’istituzione scolastica: i due docenti scelti/eletti dal collegio dei docenti e il docente scelto/eletto dal consiglio d’Istituto; è integrato, inoltre, dal docente tutor. Non sono presenti né i due rappresentanti dei genitori (o un rappresentante degli studenti e uno dei genitori per la scuola secondaria di secondo grado) né il componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale.

Il Comitato esprime il parere in seguito al colloquio sostenuto dal docente innanzi allo stesso; il colloquio si fonda sulla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e sulla relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale del docente.

La documentazione deve essere trasmessa dal dirigente al Comitato almeno cinque giorni prima della data stabilita per il colloquio.

Si evidenzia che la presentazione del portfolio di fronte al Comitato sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.

All’esito del colloquio, il Comitato si riunisce per esprimere il parere alla presenza del tutor che presenta gli esiti dell’istruttoria suddetta.

Il Comitato, nell’esprimere il parere, tiene in considerazione anche la relazione predisposta dal dirigente scolastico, che deve contenere la documentazione delle attività di formazione e ogni altro elemento informativo utile all’espressione del parere stesso.

Il parere del Comitato è obbligatorio ma non vincolante, per cui il dirigente scolastico può anche prendere una decisione, debitamente motivata, discordante dallo stesso parere.

Dirigente scolastico

Il dirigente scolastico ha il compito di valutare i docenti neo assunti, tenendo in considerazione il parere del Comitato di valutazione.

Il dirigente procede alla valutazione, sulla base dell’istruttoria compiuta, con particolare riferimento alla padronanza delle competenze culturali, disciplinari, didattiche, metodologiche, relazionali, organizzative e gestionali, all’osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente, alla partecipazione alle attività formative e al raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti.

La valutazione del dirigente scolastico, in conclusione, avviene analizzando tutta la documentazione prodotta dal docente neo immesso e dal tutor e sulla base dell’osservazione sul “campo” del docente; deve inoltre tenere in considerazione il parere espresso dal Comitato per la valutazione dei docenti, sebbene possa discostarsene.

Il dirigente scolastico, in caso di giudizio favorevole sul periodo di formazione e di prova, emette motivato provvedimento di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.

In caso di giudizio negativo il dirigente emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di prova. Il provvedimento indicherà gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo. Il periodo di formazione e prova si può ripetere una sola volta.

Svolgimento 180 giorni di servizio e 120 di attività didattica

Il superamento del periodo di formazione e di prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni, dei quali almeno centoventi per le attività didattiche.

I succitati giorni costituiscono la condizione necessaria per accedere al colloquio finale e quindi per il superamento dell’anno di formazione e prova.

NB: il DM n. 850/15 riguarda gli assunti da GaE e GM 2016, chi ottiene il passaggio di ruolo, chi svolge l’anno di prova dopo averlo rinviato o chi lo ripete, dopo una prima valutazione negativa, per la seconda e ultima volta, per cui quanto suddetto non disciplina i “docenti FIT”.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri