ANIEF ottiene con la conciliazione la trasformazione del contratto al 30 giugno in 31 agosto per docente di Bari.

Di Lalla
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ANIEF – Riconosciuto per la prima volta il diritto di un docente – iscritto all’ANIEF – alla trasformazione del contratto dal 30 giugno al 31 agosto per l’a. s. 2006-2007, dopo i casi favorevoli per il personale ATA. L’ANIEF risponde con una nota, invece, sulla sentenza del tribunale di Civitavecchia su stabilizzazione.

ANIEF – Riconosciuto per la prima volta il diritto di un docente – iscritto all’ANIEF – alla trasformazione del contratto dal 30 giugno al 31 agosto per l’a. s. 2006-2007, dopo i casi favorevoli per il personale ATA. L’ANIEF risponde con una nota, invece, sulla sentenza del tribunale di Civitavecchia su stabilizzazione.

Mentre il Dirigente Scolastico, citato in giudizio, di un Liceo della provincia di Bari accetta la conciliazione e dispone l’estensione del contratto, illegittimamente proposto, dal 30.06.2006 fino al 31.8.2006, essendo la cattedra vacante e disponibile, senza neanche arrivare al processo, continuano le altre migliaia di conciliazioni per i soci ANIEF in tutta Italia.

Riguardo, invece, ai diversi quesiti posti, dopo la mera pubblicazione – senza alcun commento – della Gilda della sentenza del tribunale di Civitavecchia avverso un ricorso (tesserato o no?) di un docente che chiedeva la stabilizzazione, riteniamo doveroso come Sindacato scrivere una breve nota senza alcun intento polemico ma utile per i nostri rappresentanti sindacali territoriali e i soci che in questo momento ci chiedono un parere.

Nota ANIEF

Preliminarmente, si rileva come i giudici sono chiamati a interpretare la normativa, partendo dal verbale di mancata conciliazione e dalla memoria integrativa depositata dal legale e dall’eventuale memoria di difesa dell’Amministrazione. A tal proposito, dalla sentenza non traspare quanto richiesto in conciliazione e alcuni preziosi riferimenti normativi, utili per il buon esito del processo. Mentre nel merito delle interpretazioni sulla norma si ricordano sul tema della stabilizzazione, degli scatti biennali e della trasformazione contratti 30 giugno – 31 agosto, le diverse sentenze di tenore opposto del giudice di Sassari, Fermo, Orvieto, Salerno, Tivoli, Treviso, Livorno.

In merito alla sentenza, nel rispetto di un eventuale giudizio di appello, ci limitiamo ad osservare che
anche il D.lgs. 165/01 reca norme di carattere generale – e non particolari – sul pubblico impiego che, anche se non espressamente abrogate dal successivo D.lgs. 368/01, recante anch’esso norme di carattere generale, si devono adeguare alla conformità della normativa nazionale alla legislazione comunitaria in termini di diritto al lavoro, introdotta propria dall’ultimo decreto legislativo citato;
la questione è stata posta erroneamente dal ricorrente in quanto la stabilizzazione dopo tre anni di insegnamento è stata chiesta a fronte di una condizione di lavoro permanente e non transitoria; in poche parole, la legge richiamata ammette la proroga del contratto nei casi richiamati dal giudice ma non la stipula di più contratti a tempo determinato anche non consecutivi;
la normativa nazionale, a differenza di quanto esposto, è intervenuta espressamente in materia di stabilizzazione con la L. 244/07 per alcuni dipendenti dei comparti ministeriali e la L. 167/09 per il personale inserito in graduatorie con un contratto a tempo determinato e con un regime autorizzatorio di assunzioni
il diritto all’assunzione vantato dal ricorrente e omesso dai legali avviene a seguito di superamento di pubblico concorso per titoli ed esami nel rispetto dell’art. 97 della costituzione
il risarcimento danni richiesto dal ricorrente non è stato quantizzato dal legale e quindi, sebbene riconoscibile, non ascrivibile.

E queste sono soltanto alcune delle osservazioni di carattere generale. L’ANIEF è convinta che ogni posto vacante e disponibile debba essere assegnato soltanto eccezionalmente, per una sola volta, in supplenza al 31 agosto e non al 30 giugno, e che se è ancora disponibile e vacante per una seconda volta deve essere dato in ruolo come la UE ci impone per tutti i lavoratori. Soltanto così si rispetta la continuità didattica, il diritto comunitario e la Costituzione. Sarà una battaglia lunga, difficile ma valoriale, ma già le prime conciliazioni danno soddisfazione ai nostri soci senza bisogno di ricorrere ai tribunali.

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