Anief: immissioni in ruolo anche da graduatorie di istituto

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Comunicato ANIEF – Secondo il presidente nazionale Anief occorrono interventi urgenti, altrimenti a breve l’eccesso di supplenze rischierà di compromettere la regolarità del nostro sistema scolastico e l’Europa sarà sempre più lontana: basta ricordare che più di 60 mila cattedre sono andate deserte, nonostante il numero dei docenti abilitati sia quattro volte superiore, mentre quasi il doppio viene dato in supplenza.

Pertanto, secondo il sindacalista per sconfiggere la precarietà bisogna da subito sbloccare il doppio canale di reclutamento ed estenderlo alle graduatorie d’istituto, confermando nei ruoli chi è stato assunto con riserva a partire dai quasi 10 mila maestri con diploma magistrale. I nuovi concorsi straordinari o ordinari non sono la soluzione al problema. Al Senato, Anief ripresenterà gli emendamenti al nuovo testo del disegno di legge di Stabilità.

Riaprire le Graduatorie ad esaurimento, prima che la scuola si blocchi per l’eccesso di posti vacanti da assegnare a supplenti che non si trovano. A chiederlo, da Palermo, durante il seminario sulla legislazione scolastica svoltosi venerdì 30, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, che si rivolge pubblicamente a chi governa la scuola e ai parlamentari perché provvedano da subito ad approvare delle norme per sbloccare la situazione.

“Continuiamo a credere – ha detto Pacifico – che sia giusto riaprire le GaE. Il governo lo ha fatto in passato, nel 2008 e nel 2012, e noi senza dubbio non ci arrendiamo, e chiediamo che sia ripresa questa strada per rispondere alle numerose cattedre andate deserte durante le ultime immissioni in ruolo (60mila negli ultimi 3anni). La soluzione al problema non è certamente il concorso riservato per Infanzia e Primaria come non lo è stato il concorso riservato nella Secondaria. Né tanto più lo possono essere i concorsi ordinari prossimi perché non si occupano del problema del reclutamento dei supplenti, vera piaga della scuola italiana. La maggior parte di essi è chiamato, peraltro, dalla terza fascia delle graduatorie d’istituto a cui è stato negato un canale di accesso riservato al ruolo dalla Buona scuola (concorso riservato 36mesi). Finalmente, anche gli altri sindacati se ne sono accorti, rendendo pubblici i numeri della vergogna del precariato scolastico italiano assegnati quest’anno: 90.000 insegnanti nell’a.s.2018/19, numeri che potrebbero più che raddoppiare con l’introduzione della quota 100.

“Per tutti questi motivi – ha concluso Marcello Pacifico – occorre una disposizione straordinaria che metta le cose a posto, quale può essere solo la riapertura delle GaE e l’estensione del doppio canale di reclutamento alla graduatoria d’istituto, proprio mentre la Commissione UE continua ad indagare sull’abuso di precariato in Italia anche per la mancata stabilizzazione del personale che ha svolto oltre 36 mesi di servizio. Come sindacato rappresentativo, ci siamo fatti da tramite, pure sul reclutamento, con una serie di emendamenti alla Legge di Stabilità presentati alla Camera. Alla pari di tanti altri sulla Scuola, non sono stati introdotti nel testo che si appresta ad arrivare in settimana al voto dell’Aula di Montecitorio. Ma noi non ci rassegniamo: anche in Senato chiederemo, tra le altre cose, di riaprire le GaE”.

Nel frattempo il contenzioso prosegue avverso il bando dell’ultimo concorso riservato dove l’Ufficio legale Anief ha predisposto una serie di ricorsi per ammettere la larga fetta di abilitati estromessa dal concorso riservato infanzia e primaria: a questo scopo, c’è tempo fino al 12 dicembre per inviare il modello cartaceo di domanda al Miur specifico per l’ammissione al concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno di cui al D.D.G. 7 novembre 2018 n. 1546.

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