Anief: Il prossimo anno potrebbero essere assunti 150 mila docenti e Ata

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Comunicato – A lanciare l’allarme è l’Anief che ha sommato i possibili pensionamenti straordinari previsti dalla quota 100 alle domande già pervenute, ai posti vuoti in organico o andati deserti le scorse convocazioni, ai posti in deroga di sostegno da convertire in organico di diritto per una corretta esecuzione della sentenza del Tar Lazio.

Pacifico lancia un appello al Governo: riapra le Gae per non mettere in difficoltà le scuole e lo Stato sotto procedura d’infrazione della Commissione UE.

LA NOTIZIA

Con quota 100, in pensione potrebbero andare in 50 mila tra docenti e ata, dichiara il presidente della VII Commissione della Camera, on. Gallo, cosicché potrebbero rientrare a casa molti di quelli che presenteranno la domanda di mobilità, per la quale Anief aveva chiesto più volte con un emendamento, peraltro, una procedura straordinaria sull’intero organico disponibili in deroga ai vincoli di permanenza. Il problema, tuttavia, rimane per l’erogazione del servizio. Per rispondere all’assunzione straordinaria di 100 mila insegnanti a settembre ed evitare il record storico di cattedre impossibili da riempire con le nuove assunzioni da concorso, bisogna utilizzare il vecchio canale di reclutamento.

I NUMERI DEI POSTI VACANTI

Le stime sulle uscite dalla scuola, per via dell’alto numero di adesioni all’anticipo pensionistico, potrebbero mettere gli istituti in forte crisi se non si riaprono le GaE. Dopo la denuncia dell’ANCI per i Comuni, arriva la denuncia dell’ANIEF che stima in 150 mila i posti vacanti e disponibili dopo la quota 100: ai 50 mila pre-pensionati si devono aggiungere, infatti, le 20 mila uscite in media previste a settembre per via dei raggiunti limiti di età o delle domande volontarie, le 32.217 andate deserte la scorsa estate, molti dei 50 mila posti di sostegno in deroga che potrebbero essere trasformati dai giudici in organico di diritto, i 15.232 posti curricolari dati in supplenza annuale, i 3 mila posti da assegnare a educatori, di strumento musicale, potenziamento tempo pieno, i primi tra i 12 mila posti per la stabilizzazione del personale dei servizi esternalizzati e altrettanti per il personale ata.

LA RIAPERTURA DELLE GAE?

A un evento eccezionale, bisogna rispondere con un’apertura straordinaria delle Gae in attesa dei nuovi concorsi da bandire in considerazione del fatto che con l’attuale concorso riservato ai docenti abilitati, gli idonei dell’ultimo concorso a cattedra e gli iscritti pieno iure nelle Gae, lo Stato potrebbe assumere nei ruoli soltanto la metà del personale necessario lasciando in regime di precariato, senza alcuna motivazione, l’altra in possesso di abilitazione e inserito nelle graduatorie d’istituto o senza abilitazione con 36 mesi ma senza alcuna procedura riservata.

Per Marcello Pacifico (Anief) “mai come stavolta, gli eventi rischiano di travolgere la scuola. A settembre si inizierà con un docente ogni cinque da nominare, tantissimi alunni di sostegno senza il loro insegnante e un caos organizzativo-didattico senza precedenti. Bisogna utilizzare appieno il vecchio doppio canale di reclutamento e abilitare il personale con 36 mesi di servizio”.

Potrebbero salire a 50 mila i pensionamenti attraverso quota 100 e le altre modalità approvate dal governo con il decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4, che dà la possibilità alle donne di lasciare il servizio anche a 59 anni, pur se in cambio di un onere salato sull’assegno di quiescenza. La stima è stata fatta in queste ultime ore dal presidente della Commissione Cultura alla Camera, Luigi Gallo. Ma anche dal presidente Inps, Tito Boeri, che ha anticipato un’attesa di adesioni maggiore per la scuola rispetto agli altri comparti.

Il problema, ora, è che il ricambio di personale, di cui il comparto ha estremamente bisogno, comporterà delle difficoltà non indifferenti, a livello di posti vacanti e disponibili. “Se le cifre date dal Presidente Gallo si riveleranno esatte – scrive oggi Orizzonte Scuola – il prossimo anno scolastico la scuola potrebbe trovarsi in pieno boom di supplenze con un aumento considerevole in ogni parte d’Italia. Inoltre, i posti liberi che ci saranno a Sud si aprono più possibilità per il rientro di quanti in questi anni hanno provato con la mobilità a rientrare a casa. A dirlo lo stesso Gallo: ‘Con quota 100 si stimano 50mila pensionamenti in più che significano 50mila cattedre libere e con il 30% di 50mila rientrano tutti’”.

TUTTI I POSTI VACANTI E DISPONIBILI

Stando così le cose, Anief prevede che la prossima estate si raggiungerà il record storico di cattedre da assegnare a supplenza. Perché ai 50 mila pensionamenti da attuare con quota 100 e le altre forme di anticipo, tra cui l’Ape Social che riguarda anche i maestri della scuola dell’infanzia, approvate dall’esecutivo giallo-verde, si aggiungono altre 20 mila uscite a settembre per via dei raggiunti limiti di età e delle domande volontarie presentate entro il mese di dicembre scorso, rientranti nei limiti imposti dalla riforma Fornero ed elevati dal governo Gentiloni per via dell’innalzamento dell’aspettativa di vita.

A queste, vanno sommate le 32.217 cattedre destinate alle immissioni in ruolo ma andate deserte la scorsa estate. Più altre 50 mila di sostegno – una su tre di quelle complessive affidata sistematicamente ad un precario – che continuano ad essere collocate in deroga. Ufficialmente, poi, ci sono 15.232 posti su disciplina coperti con l’organico di fatto, che poi però si rivelano in numero molto più alto. E anche di queste, sappiamo bene, che molte cattedre risultano a loro volta non legate a docenti titolari, momentaneamente collocati su altri ruoli o profili professionali. Infine, vanno conteggiati ulteriori 1.000 posti tra cattedre di religione e di strumento musicale.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

“In base ai nostri conteggi, che reputiamo attendibili perché realizzati su numeri ufficiali e pubblici – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – in estate ci potremmo ritrovare con più di 150 mila posti vacanti e disponibili. È una cifra altissima, che difficilmente il Ministero dell’Istruzione riuscirà a collocare sotto le 100 mila unità. L’esperienza del 2018, poi, ci dice che oltre la metà delle assunzioni a tempo indeterminato non si sono realizzate, non certo per mancanza di candidati: la realtà è che decine di migliaia di docenti abilitati e specializzati, su disciplina e su sostegno, sono rimasti nelle graduatorie d’istituto, invece di essere inserite nelle GaE, dove vi sono sempre più graduatorie vuote, con buona pace della direttiva dell’Unione Europea”.

INFORMAZIONI SULLE DOMANDE DI PENSIONAMENTO

È possibile presentare la domanda attraverso il sistema Polis, avvalendosi dei patronati e gli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’INPS. Contatta Cedan S.r.l.s. per avviare la tua pratica.
Per qualsiasi informazione relativa alle pensioni o per la compilazione della nuova domanda, è possibile contattare la sede Cedan S.r.l.s. più vicina e visitare il sito internet della struttura; è possibile inoltre chiedere un’informazione o una consulenza anche via e-mail all’indirizzo [email protected] oppure chiamare il numero 091 7098356.

Infine, è possibile aderire al ricorso predisposto per Radamante, al fine di recuperare la liquidazione sottratta tra il 2011 e il 2012 al momento del suo versamento, cioè il 2,69% dell’importo previsto nel biennio.

Partecipa al webinar, venerdì alle 15 per dialogare con l’esperto.

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