ANIEF contro la cancellazione delle graduatorie ad esaurimento

Di Lalla
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ANIEF – La mozione del Consiglio regionale del Friuli fa parte del progetto politico della Lega di modificare i punteggi di servizio prima della chiusura delle graduatorie ad esaurimento e dell’apertura delle graduatorie regionali. La UIL Lombardia sarebbe d’accordo.

ANIEF – La mozione del Consiglio regionale del Friuli fa parte del progetto politico della Lega di modificare i punteggi di servizio prima della chiusura delle graduatorie ad esaurimento e dell’apertura delle graduatorie regionali. La UIL Lombardia sarebbe d’accordo.

Dall’intervista al senatore Pittoni (Lega Nord), rilasciata alla Padania del 6 aprile 2010, e ripresa dal Messaggero veneto, apprendiamo che la mozione da lui ispirata ai Consiglieri del Friuli fa parte di un’attività apripista perché Roma si decida ad abbandonare il sistema delle graduatorie provinciali scandite da punteggi valutati allo stesso modo su tutto il territorio nazionale, che il congelamento delle graduatorie di coda ad esaurimento per un solo altro anno è stato frutto dell’intervento deciso del suo partito, che il pasticcio delle code è da imputare ai giudici del TAR Lazio colpevoli di voler assumente il personale secondo un punteggio taroccato, e che i docenti del Nord hanno bisogno del rispetto di una concorrenza pulita nei confronti dei furbi colleghi meridionali.

Gli emigrati, originari del profondo SUD, sarebbero pure d’accordo come gli esponenti della sezione lombarda del sindacato UIL a una modifica dell’attribuzione dei punteggi di servizio secondo la residenza regionale – o condominiale, non si comprende -, visto che poi non scendono più, una volta immessi in ruolo (soltanto 681 docenti nel 08-09 hanno chiesto il trasferimento). Manca la sola chiamata diretta per natali illustri o per sangue padano puro, per certificato di adozione o di residenza, così possiamo dire finito il sistema pubblico di Istruzione; e perché, non ripristinare i dazi cittadini dell’Italia medievale e magari fare pagare un’addizionale ai docenti stagionali?

Ci chiediamo se anche le famiglie vogliono per i loro figli degli insegnanti sempre e comunque, indipendentemente da una qualifica che sia misurata da un punteggio. E se da domani si possa assumere nella pubblica amministrazione per raccomandazione invece che per merito, per etnia o per lingua invece che per titoli. E’ assurdo pensare di assumere un docente che ha 1 punto rispetto a uno che ha 100 punti soltanto perché ha la scuola sotto casa. E se si dubita dei 100 punti di quel docente, basta controllarne le certificazioni e denunciarlo alla magistratura. Ma si abbia almeno il pudore di non mettere in dubbio il servizio prestato da migliaia di colleghi per lo Stato, a meno che non si vogliano rivedere o annullare tutti i titoli in possesso rilasciati al Sud, ma, sia ben chiaro, a partire da quelli dichiarati dagli amministratori locali e nazionali, prima ancora che dai docenti.

Nel frattempo, grazie all’intervento dell’ANIEF una legge dello Stato garantisce il cambio di provincia all’atto del prossimo aggiornamento nel 2010-11; un’ordinanza del TAR ha rimesso alla corte costituzionale la norma che evita il commissariamento del MIUR e vieta la mobilità dei docenti inseriti nelle graduatorie valide per questo biennio per la violazione di 6 articoli della Costituzione, il titolo di studio rilasciato dallo Stato a Padova come ad Agrigento continua a rimanere valido in tutto il territorio nazionale – anzi, è riconosciuto persino quello rilasciato all’estero -, e migliaia di colleghi in tutto il Paese lavorano grazie all’attività di un sindacato che non chiede ‘pulizie…’ ma il rispetto delle regole e dei diritti senza preferenze di sorta, per quei 300.000 Docenti-Ata precari, oggi licenziati perché vittime sacrificali del risanamento dei conti pubblici, eppure sempre con dignità servitori per tanti anni di uno Stato che li deve finalmente assumere.

Gli articoli di stampa
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=QVH23&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=QVIDO&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

Federalismo e futuro dei precari

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