Andis Lombardia: consentire l’esonero totale del collaboratore del dirigente scolastico nelle scuole date in reggenza

Di Lalla
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Andis Lombardia – Il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata giovedì 11 luglio 2013 mette un punto alla vicenda del Concorso dei Dirigenti Scolastici della Lombardia. Le prove devono essere ricorrette, dopo averle rese anonime:

Andis Lombardia – Il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata giovedì 11 luglio 2013 mette un punto alla vicenda del Concorso dei Dirigenti Scolastici della Lombardia. Le prove devono essere ricorrette, dopo averle rese anonime:

"…….Nel caso in esame l’attuazione del giudicato deve avvenire in modo da preservare, in rispetto del principio di economicità, la validità degli atti della procedura che non sono stati inficiati dall’illegittimità qui riscontrata. In questa prospettiva, non è necessario che venga ripetuto lo svolgimento delle prove scritte, in quanto lo stesso è avvenuto, per le ragioni indicate, nel rispetto delle relative norme.
Il Ministero dell’istruzione, pertanto, dovrà affidare a un dirigente di prima fascia incardinato da almeno un anno presso gli uffici centrali ministeriali e ad altri due dirigenti di analoga collocazione, estranei alla vicenda amministrativa in esame, il compito di procedere alla sostituzione delle buste, oggetto di contestazione in questo giudizio, con buste che assicurino l’assoluto rispetto del principio dell’anonimato, nonché all’effettuazione delle altre necessarie operazioni materiali. I dirigenti incaricati daranno adeguata pubblicità delle attività poste in essere indicando luogo, giorno e ora in cui si effettueranno tali operazioni, consentendo, se richiesto, ad un numero non superiore a dieci candidati, di assistervi.
Il Ministero, inoltre, provvederà a nominare una nuova commissione composta da soggetti aventi i prescritti requisiti legali, con il compito di procedere ad una nuova valutazione degli elaborati di tutti i candidati che hanno superato la prova preselettiva.
La commissione nominata procederà poi alla correzione degli elaborati nel rispetto di tutte le norme di legge e di quelle contenute nel bando di concorso
."

I dirigenti di Andis Lombardia rispettano le sentenze della Magistratura, ritengono però che i tempi occorsi per arrivarci siano stati davvero troppo lunghi, con grave pregiudizio per gli interessati, ma soprattutto per la scuola lombarda.

Da almeno tre anni buona parte delle scuole sono gestite da dirigenti scolastici che cercano di garantire il diritto allo studio degli studenti, lavorando in condizioni inaccettabili in due Istituti, con le medesime responsabilità e con richieste di attenzione alle problematiche non inferiori nelle scuole di reggenza. Non è pensabile ragionare di progettualità, di autovalutazione, di miglioramento se non viene garantita la condizione minima, cioè svolgere il proprio incarico dirigenziale in un solo Istituto scolastico. Il prossimo anno scolastico, inoltre, molte scuole lombarde iniziano un nuovo percorso nato dal dimensionamento. Sono Istituti Comprensivi nuovi, molto grandi, che hanno bisogno di avere un dirigente per mettere da subito basi per un percorso innovativo.
I dirigenti scolastici sono davvero stremati, ma le scuole e quindi gli studenti rischiano di uscirne anche peggio.

Per questi motivi l’Andis Lombardia richiede che:

– sia riattivata immediatamente la procedura concorsuale secondo le indicazioni contenute nel dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato, nominando celermente la commissione giudicatrice e facendo in modo che essa operi esclusivamente per lo svolgimento delle operazioni concorsuali.

– sia effettuato un intervento amministrativo urgente per consentire l’esonero totale del collaboratore del dirigente scolastico nelle scuole date in reggenza, al quale il dirigente scolastico reggente possa attribuire tutte le deleghe rese possibili dal D. L.vo n. 165/2001.

– la Regione Lombardia si faccia carico del problema e, nell’ambito delle sue competenze, attui interventi urgenti per fare fronte ad una situazione di inaudita e gravità che, nelle scuole lombarde, si protrae ormai da troppi anni.

– Nell’assegnazione delle reggenze, l’Ufficio Scolastico Regionale applichi quanto previsto al c. 5 dell’art. 19 del CCNL dei dirigenti scolastici laddove “nell’attribuzione degli incarichi aggiuntivi, gli Uffici scolastici regionali assicurino altresì il criterio della rotazione”.

Andis Lombardia chiede un incontro con Il Direttore Regionale e con l’Assessore Regionale all’Istruzione per conoscere le intenzioni e le azioni che concretamente U.S.R. e Regione Lombardia intendono intraprendere.

Il Presidente Andis Lombardia
Loredana Leoni

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