AND insoddisfatta delle risposte, no al dirigente-faraone

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AND – Si è svolto ieri a Roma nella sede del PD l’incontro con i vertici del partito sul progetto di legge di riforma della scuola. In rappresentanza del PD, il presidente del partito, on. Matteo Orfini e la responsabile scuola, sen. Francesca Puglisi, per l’Associazione Nazionale Docenti il presidente, Prof. Francesco Greco.

AND – Si è svolto ieri a Roma nella sede del PD l’incontro con i vertici del partito sul progetto di legge di riforma della scuola. In rappresentanza del PD, il presidente del partito, on. Matteo Orfini e la responsabile scuola, sen. Francesca Puglisi, per l’Associazione Nazionale Docenti il presidente, Prof. Francesco Greco.

“Singolare -ha affermato il Prof. Francesco Greco- che dopo uno sciopero che non ha precedenti nella storia della scuola, con adesioni che vanno oltre il 90% dei partecipanti, in molte scuole del 100%, a convocare gli organizzatori dello sciopero non è il Governo che ha proposto il progetto di legge, ma il partito di maggioranza, il PD. Una circostanza –prosegue Greco- che rende evidente il ruolo assunto da questo partito e dallo stesso Governo, che non solo appare come il governo del premier-segretario del PD, ma che di fatto agisce anche come partito-governo, con un Parlamento ormai ridotto a svolgere una mera attività recettiva di tipo notarile”.

Il prof. Greco, dopo aver consegnato al presidente Orfini un documento di Ferdinando Imposimato sul progetto di legge, ha esordito chiedendo di “non sottovalutare la portata della protesta, si tratta di un evento che ha mosso oltre alla scuola, la società civile con una partecipazione unita e corale che non ha precedenti nella storia. Ciò a significare che ben si comprende la portata nefasta che può avere quel progetto di legge sui principi fondanti del nostro sistema educativo”. Greco ha proseguito chiedendo di “smetterla di chiamare presidi gli attuali dirigenti scolastici, quello che il Governo vuole non è neanche il preside-sindaco, perché altrimenti dovrebbe essere elettivo come da tempo chiede l’Associazione Nazionale Docenti, ma un dirigente-faraone posto al vertice di una catena piramidale di comando sorretta dagli albi di proscrizione in cui verrebbero relegati i docenti”.

L’AND ha chiesto di ritornare sulle decisioni adottate, di ritirare il progetto di legge e di procedere per le assunzioni dei docenti precari con un decreto legge. Il prof. Francesco Greco ha poi fatto riferimento ad un progetto di legge presentato nella scorsa legislatura proprio dal PD, “in quel progetto di legge c’era una visione democratica della scuola, era previsto il preside elettivo, la carriera per i docenti, l’istituzione del Consiglio Superiore della docenza, ma quel progetto di legge è stato poi sacrificato sull’altare della bassa politica. Da quel progetto di legge si dovrebbe partire per una vera riforma della scuola”. Ma i rappresentanti del PD hanno detto di essere disponibili solo a raccogliere indicazioni ed osservazioni riguardo agli articoli che ancora non sono stati trattati in Commissione. L’incontro è proseguito con un serrato confronto sui vari punti, “alla conclusione  –ha affermato il Prof. Greco- ci è apparso chiaro che non ci sia alcuna volontà di cambiare sostanzialmente il DDL che, eccetto piccole modifiche, conserverebbe tutta la sua portata funesta”. “Siamo fortemente amareggiati -ha concluso Greco- è di tutta evidenza che si tratta di una riforma che vuole condurre la scuola nell’alveo della politica, come già è stato fatto per altri settori della pubblica amministrazione e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, corruzione, inefficienza, nepotismo e sperpero di denaro pubblico, ma volerlo fare contro la volontà di un popolo è un fatto che ci preoccupa e indigna. Per quanto possiamo faremo sentire sempre la nostra voce, per la libertà e la democrazia nel nostro Paese e per questo stiamo valutando ogni iniziativa affinché la scuola sia salvaguardata da una sciagura annunciata”.

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