Ancora 10.000 immissioni in ruolo per FIT, chiarimenti

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Le immissioni in ruolo per l’a.s. 2018/19 sono state finora meno della metà di quelle programmate (57.332), e nella scuola secondaria, solo una su tre.

Rispetto alle disponibilità iniziali, 57.322 posti, le nomine in ruolo effettuate al 12 settembre sono state solo 25.105, pari al 43,8%, percentuale che nella scuola secondaria si riduce al 33% .

Accantonamento posti da graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre

Il Ministero, durante l’ultima riunione al Miur con i sindacati, si è impegnato ad emanare un decreto che permetterà agli uffici regionali di accantonare, ed assegnare, i posti relativi alle graduatorie pubblicate tra il 1° settembre 2018 e il prossimo 31 dicembre.

Dalle graduatorie del concorso non si assegnano supplenze

La conclusione delle prove del concorso indetto con DDG n. 85 del 1° febbraio 2018 non hanno alcuna conseguenza sull’assegnazione delle supplenze. Si tratta di due procedure distinte e separate. Qualche insegnate pensa infatti erroneamente che il posto prima assegnato a supplenza possa essere tolto nel corso dell’anno scolastico per essere assegnato al docente del concorso. Non è così. Per il concorso si tratta di un accantonamento, i docenti nominati non assumono concretamente servizio sul posto che viene loro assegnato.

Immissione in ruolo giudica dal 1° settembre 2018 ed economica dal 1° settembre 2019

La nomina infatti in questo caso sarà solo giuridica dal 1° settembre 2018 ed economica da quando effettivamente si assumerà servizio, ossia il 1° settembre 2019.

Qual è il vantaggio dell’operazione

Il Ministero conta di recuperare con questa operazione circa 10.000 dei posti non assegnati dal contingente 2018/19 o per esaurimento delle graduatorie del concorso 2016 o perché appunto quelle del concorso 2018 non erano ancora pronte.

Il recupero dei posti assicurerà ai docenti quel posto che sarebbe spettato loro di diritto se le graduatorie fossero state pronte entro il 31 agosto. I posti accantonati saranno dunque a loro riservati, gli altri potranno invece entrare a far parte delle operazioni successive e quindi essere disponibili ad es. per la prossima mobilità dei docenti di ruolo. Pertanto, senza alcuna certezza che il prossimo anno quei posti possano ancora essere assegnati per i ruoli. In questo modo si è voluto salvaguardare – sottolineamo che il decreto non è stato ancora emanato – il diritto dei docenti precari al posto spettante in base alla graduatoria.

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