ANCODIS: da vicepreside a “Collaboratore principale”, una evoluzione semantica che non corrisponde ad una innovazione giuridica

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Comunicato ANCODIS – Fino al 2001 c’erano i docenti incaricati di collaborare con il Direttore Didattico o il Preside (i Collaboratori e tra questi il Vicepreside) ai sensi dell’art 7 comma h del D.Lgs 297/94, poi divenuti docenti individuati dal DS (Collaboratori del DS e tra questi il 1° Collaboratore) con il ben noto D.Lgs 165/2001 all’art. 25, comma 5; successivamente si fa riferimento ai Collaboratori del DS all’articolo 1, comma 83, della legge 13 luglio 2015, n. 107 (collaboratori fino al 10% dell’organico dell’autonomia): in tutti i casi si tratta di docenti che coadiuvano il DS in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica.

Oggi apprendiamo dell’esistenza tra i Collaboratori di una nuova figura: il “Collaboratore principale” (fonte ANP del 2/8/2018).
Chi sarebbe in effetti? L’ex Vicepreside, l’ex 1° Collaboratore, cioè quel docente che in ogni Istituzione scolastica svolge mansioni delegate dal DS di rilevante importanza necessarie all’organizzazione ed alla gestione del servizio scolastico.
All’innovazione semantica, purtroppo, ancora oggi NON corrisponde la più importante e cioè l’innovazione dello status giuridico che per noi Collaboratori dei DS è il TEMA preminente per portare il nostro modello di gestione scolastica nei ranghi dei moderni sistemi europei.

Nel sistema scolastico italiano si inventano nuovi acronimi e si introducono nuovi termini ma non si alza lo sguardo ad un modello di governance che deve tenere conto di tutte le competenze e le figure OGGI indispensabili a tale compito.
Si tratta di tre anelli strettamente connessi che si chiamano DS, DSGA, Collaboratori del DS (1°- 2° – Fiduciari di Plesso). Dobbiamo avere la consapevolezza che l’anello dei Collaboratori sta di fatto tra il DS ed il DSGA: tutti CONCORRONO in sinergia ed in sintonia – sulla base di ruoli, mansioni e responsabilità – alla organizzazione del servizio scolastico che certamente per alunni e genitori si esplica nella qualità dell’Offerta Formativa.
Sappiamo bene – nessuno può negarlo – che senza un’adeguata gestione ed organizzazione dell’Istituzione scolastica (oggi un sistema complesso con molti plessi da gestire, qualche centinaio di docenti da coordinare ed alcune centinaia anche migliaia di studenti da gestire, istruire ed educare, progetti didattici ed extradidattici di inclusione e di integrazione, ASL, sicurezza, privacy) non è facile garantire una qualità dell’istruzione e della formazione dei nostri alunni.

Questa è la domanda: si vuole procedere in questo riconoscimento del terzo anello – sulla base di procedure trasparenti e condivise, fondate sull’esperienza e sulle competenze maturate in anni di quasi “gratuito servizio”, con tempo dedicato alla formazione specifica oppure si vuole continuare a restare ancorati ad una visione la cui innovazione si esplica soltanto nel lessico?
Quello dei Collaboratori, ed in particolare del “Collaboratore principale”, è un compito delicato ed impegnativo che richiede tempo e dedizione, spirito di servizio e tanta passione, in TUTTE le scuole italiane!
Occorre riconoscerlo senza reticenze né pregiudizi!
Per essere chiari e per dare riscontro a quanto affermato riportiamo un esempio di incarico del DS al “1° Collaboratore o principale” lasciando a chi legge ogni opportuna valutazione:
Il docente 1° Collaboratore – su delega – sostituisce il DS in caso di assenza o impedimento per periodi brevi, esercitandone le funzioni anche negli Organi collegiali, redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l’esterno;
– Garantisce la presenza in Istituto, oltre l’orario contrattuale e secondo le necessità organizzative – anche nei mesi di luglio ed agosto – per il regolare funzionamento del servizio scolastico, assicurando la gestione della sede, controllando le necessità strutturali e didattiche, riferendo al dirigente sull’andamento;
– Collabora con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio dei Docenti e ne verifica le presenze durante le sedute;
– Predispone, in collaborazione con il Dirigente scolastico, le presentazioni per le riunioni collegiali;
– Svolge la funzione di segretario verbalizzante delle riunioni del Collegio dei Docenti, in collaborazione/alternanza con il docente secondo collaboratore;
– Collabora nella predisposizione delle circolari e ordini di servizio;
– Autorizza i permessi brevi personale docente e gestisce le modalità di recupero;
– Predispone il servizio scolastico in caso di assenza di uno o più docenti;
– Raccoglie e controlla le indicazioni dei responsabili dei diversi plessi;
– Collabora con il Dirigente scolastico per questioni relative a sicurezza e tutela della privacy;
– Si occupa dei permessi di entrata e uscita degli alunni;
– Partecipa alle riunioni di staff indette dal Dirigente scolastico;
– Collabora alla formazione delle classi secondo i criteri stabiliti dagli organi collegiali;
– Cura i rapporti e la comunicazione con le famiglie;
– Partecipa, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni presso Uffici/Enti esterni;
– Segue le iscrizioni degli alunni;
– Fornisce ai docenti materiali sulla gestione interna dell’Istituto;
– Collabora alla predisposizione del Piano annuale delle attività, del Piano di miglioramento, del Rapporto di autovalutazione, del PTOF;

Svolge altre mansioni con particolare riferimento a:
– Vigilanza della disciplina e controllo del rispetto del Regolamento di istituto;
– Organizzazione interna (gestione alunni, supplenze brevi, accoglienza supplenti);
– Gestione dell’orario scolastico;
– Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: verbali, calendari, circolari;
– Organizzazione di scrutini, esami e riunione di dipartimenti;
– In caso di assenza del DS, è preposto alla sicurezza nella Sede centrale.

Il docente 1° Collaboratore, in caso di assenza del DS, è delegato alla firma dei seguenti atti amministrativi:
– atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA;
– atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA;
– corrispondenza avente carattere di urgenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati;
– corrispondenza avente carattere di urgenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica;
– richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi.
Il suddetto docente sarà retribuito, giusta contrattazione d’Istituto, con i finanziamenti a carico del Fondo per le attività aggiuntive previste per le collaborazioni col Dirigente Scolastico.

Rappresentanti delle Istituzioni, MIUR, OO.SS. volete riconoscere giuridicamente e contrattualmente tutto questo lavoro svolto nell’interesse ed a favore delle nostre Istituzioni Scolastiche?

Non possiamo non evidenziare, inoltre, che in moltissime scuole il suddetto 1° Collaboratore spesso si trova a dover essere impegnato in attività di insegnamento, deve allontanarsi dalla classe creando un disagio ai propri alunni, al personale di sorveglianza ed – in caso di assenza prolungata del DS – si trova in condizioni ancora peggiori quasi al limite del danno didattico!

Si capisce, quindi, che per queste ragioni non si può più rinviare il dibattito sul riconoscimento giuridico di TUTTI i Collaboratori e sull’esonero – tra di essi – del Collaboratore principale.

E’ urgente trovare una soluzione giuridica che davvero ponga in essere quelle scelte innovative per la scuola italiana.

“Se non si vuole che il prossimo anno scolastico sia ancora segnato da un’ulteriore difficoltà ed associato agli inconvenienti organizzativi derivanti da una distrazione del legislatore, è assolutamente necessario correre ai ripari. Quale sia la misura più efficace ed idonea da
assumere è decisione che appartiene a chi ha la responsabilità di governo; ma che essa sia indifferibile è sotto gli occhi di tutti” (Giorgio Rembado, 14/7/2015).

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