ANCI, serve sicurezza. Spese edilizia fuori patto stabilità

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ASCA – ”L’Anci ha sempre manifestato la sua preoccupazione per le conseguenze delle disposizioni normative dell’art.64 della legge 133/08 che hanno comportato l’accorpamento e la chiusura di scuole, determinando la migrazione degli alunni nelle scuole limitrofe spesso inadeguate sul piano edilizio. In particolar modo l’innalzamento del numero minimo di alunni per classe, ha provocato il sovraffollamento delle strutture scolastiche causando il superamento del numero massimo di alunni consentito dalle norme di prevenzione, scaricando cosi’ la responsabilita’ della sicurezza dei ragazzi direttamente sugli amministratori locali, senza dimenticare le conseguenze negative da un punto di vista strettamente didattico”. Lo dichiara Riccardo Roman, Sindaco di Galzignano Terme (PD) e Presidente della Commissione Nazionale Anci Istruzione e Scuola.

ASCA – ”L’Anci ha sempre manifestato la sua preoccupazione per le conseguenze delle disposizioni normative dell’art.64 della legge 133/08 che hanno comportato l’accorpamento e la chiusura di scuole, determinando la migrazione degli alunni nelle scuole limitrofe spesso inadeguate sul piano edilizio. In particolar modo l’innalzamento del numero minimo di alunni per classe, ha provocato il sovraffollamento delle strutture scolastiche causando il superamento del numero massimo di alunni consentito dalle norme di prevenzione, scaricando cosi’ la responsabilita’ della sicurezza dei ragazzi direttamente sugli amministratori locali, senza dimenticare le conseguenze negative da un punto di vista strettamente didattico”. Lo dichiara Riccardo Roman, Sindaco di Galzignano Terme (PD) e Presidente della Commissione Nazionale Anci Istruzione e Scuola.

”Accogliamo con favore – sottolinea Roman – la sentenza dello scorso 9 giugno con la quale il Consiglio di Stato si e’ pronunciata sul tema sovraffollamento delle classi respingendo il ricorso del MIUR sulla precedente sentenza del TAR del Lazio che imponeva la Ministero di dotarsi di un piano generale di edilizia scolastica”.

”Concordiamo pienamente sulla necessita’ di riorganizzare con criteri di efficienza l’utilizzo delle risorse dedicate all’istruzione – afferma ancora Roman – ma senza scaricare i costi su altri soggetti, senza creare nuove inefficienze ed in modo da elevarne la qualita’ a vantaggio e garanzia del diritto allo studio di tutti, nelle condizioni di massima sicurezza sia per gli alunni che per gli insegnanti. L’Anci manifesta sin da ora la piena disponibilita’ ad operare con il Miur per la predisposizione di un piano di edilizia scolastica pluriennale. Ma vorrei evidenziare che se di sicurezza delle scuole si deve parlare cio’ deve essere fatto a 360*, intervenendo anche sui vincoli imposti dal patto di stabilita’ che impediscono a molti comuni di effettuare lavori urgenti di messa in sicurezza delle scuole, perche’ pur avendo a disposizione risorse proprie o rese disponibili dalle amministrazioni centrali non possono spenderle. E’ fondamentale – conclude – che le spese di edilizia scolastica siano escluse dal patto di stabilita”’

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