Anche la Corte d’Appello riconosce il diritto al risarcimento per i precari

Di Lalla
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UIL Scuola Viterbo – La Corte d’Appello di Roma riconosce i diritti dei precari della scuola, accerta l’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine e condanna al massimo risarcimento (venti mensilità).

UIL Scuola Viterbo – La Corte d’Appello di Roma riconosce i diritti dei precari della scuola, accerta l’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine e condanna al massimo risarcimento (venti mensilità).

Importante e storica vittoria per i precari della scuola iscritti alla UIL Scuola di Viterbo.

Si trattava del grado appello (ultimo giudizio di merito) di una delle sentenze che sono state le prime in Italia ad aprire il contenzioso dei precari della scuola, che è, probabilmente, il più numeroso contenzioso della storia del diritto del lavoro.

Infatti, fin dal 2006, il Segretario della UIL Scuola di Viterbo, prof. “Tonino” Longo, aveva, primo in Italia, deciso di dar corso a cause per far accertare l’illegittimità dei contratti a termine.

Quei primi giudizi, patrocinati dall’avv. Massimo Pistilli, si sono conclusi con la prima storica sentenza del 2008 – Tribunale di Viterbo, Giudice Ianigro, che aveva dichiarato l’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine.

La sentenza, e con essa le altre successive (finora il Tribunale di Viterbo ha pronunciato centinaia di sentenze), pur favorevoli in principio in diritto, erano stata appellate dato che la Uil Scuola non aveva ritenuto congruo e satisfattivo, nonché sufficientemente dissuasivo, il risarcimento liquidato in favore dei propri iscritti.

Con sentenza del 17 gennaio 2012, la Corte d’Appello di Roma, II Collegio, ha accolto l’appello spiegato dall’avv. Massimo Pistilli riconoscendo un danno pari a ben venti mensilità di retribuzione oltre agli interessi a far data dall’ultimo contratto.

Si tratta della sentenza di grado di appello finora più importante per questo rilevante contenzioso.

Il risarcimento appare ora congruo (pur restando ferma la domanda di conversione del contratto) al pari di quello riconosciuto in primo grado in altri Fori, tra i quali si ricorderà il Tribunale di Genova, che sempre per la UIL Scuola, anche in quel caso difesa dall’avv. Massimo Pistilli, ha pronunciato la nota sentenza del dott. Basilico del 25 marzo 2011 – che tanta eco ha avuto sugli organi di informazione nazionale tanto da essere addirittura citata nei lavori preparatori che hanno poi portato alla straordinaria immissione in ruolo di 65.000 lavoratori nel settembre 2011.

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