Anche i genitori bocciano il preside manager

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Non tutti i presidi sono all'altezza del compito richiesto, per cui la scommessa del premier Renzi rischia di essere "una buccia di banana" e di indurre l'effetto noto come "Berlinguer e il concorsone".

Non tutti i presidi sono all'altezza del compito richiesto, per cui la scommessa del premier Renzi rischia di essere "una buccia di banana" e di indurre l'effetto noto come "Berlinguer e il concorsone".

"Come Associazione di genitori siamo molto preoccupati -afferma Rita Manzani Di Goro, presidente di A.Ge. Toscana – Per far viaggiare su gambe sicure LaBuonaScuola di Renzi, occorrono professionisti appassionati di scuola con una preparazione mirata, più che dei managers gestionali; una radicale dei loro compiti amministrativi e una dimensione degli istituti contenuta, specie per gli istituti comprensivi, dove coesistono tre ordini di scuola. Ricordiamo la proposta sul limite massimo di 1200 alunni, che nella consultazione LBS ha ricevuto un buon numero di 'mi piace'.

E l'Associazione punta il dito sui casi di illegittimità e di ritorsioni nei confronti dei genitori che osano chiedere il rispetto delle regole.

Ad es. – afferma il Presidente dell'Associazione – negli ultimi mesi, due ottimi Presidenti di Consiglio d'istituto si sono dimessi "in quanto non esistevano più le condizioni di una serena collaborazione con il dirigente scolastico", che non li riceveva, non rispondeva alle loro comunicazioni e faceva quello che meglio riteneva opportuno, invadendo anche competenze altrui.

In un'altra scuola, i genitori hanno chiesto di aprire una prima classe elementare a 40 ore invece di 36 e si sono sentiti rispondere picche. La dirigente, da contattata dall'Associazione per far gentilmente notare che la loro consuetudine di avere classi di primaria a 36 ore è in violazione della normativa (riforma Gelmini), ha ammesso l'illegittimità della situazione, ma ha risposto che le maestre si rivolterebbero vedendosi assegnare una classe a 40 ore (infatti adesso hanno il venerdì pomeriggio libero), che lei è solo reggente e che farà quello che ritiene opportuno. Quando poi è stato scritto all'USR, sono state messe in giro voci secondo cui, proprio per colpa di quei genitori, l'anno prossimo si avranno una classe a 40 ore e una a 32 (che non esiste).

E ancora, in una scuola media in cui il Consiglio d'istituto ha deliberato (a maggioranza e contro il parere del dirigente) di ampliare le classi di spagnolo, mantenendone però alcune di francese, è partito un attacco sui media locali e un consistente numero di docenti ha contestato con una lettera al Consiglio l'illegittimità di tutte le delibere a partire dall'aprile del 2013, quando è stata effettuata una surroga errata, invece delle elezioni suppletive.

Insomma, a fronte di tanti Dirigenti Scolastici capaci e preparati ce ne sono e molti, ce ne sono di quelli che si arroccano sulle cose che non sanno e, forti della loro inadeguatezza, mettono a ferro e fuoco le scuole loro affidate.

Sono cose sapute e risapute, – conclude l'A.Ge – nelle scuole e nei Provveditorati (e pure negli USR e magari anche al Ministero).

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