Alunni stranieri. Giannini: “Troppe certificazioni sospette di disabilità, formiamo i docenti, no classi ponte”

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Ieri, il Ministro Giannini, durante la sua audizione in VII Commissione cultura, ha messo il dito sulla piaga, relativamente alle certificazioni per il sostegno legate agli alunni stranieri.

Ieri, il Ministro Giannini, durante la sua audizione in VII Commissione cultura, ha messo il dito sulla piaga, relativamente alle certificazioni per il sostegno legate agli alunni stranieri.

"Non ho approfondito", ha detto, ma il sospetto che ci sia un "abuso" di sostegno per gli alunni stranieri c’è. "Sospetto – ha detto il Ministro – che coincida con difficoltà di integrazione."

Quello dell’integrazione è uno degli argomenti al centro dell’agenda del Ministero e che in questi giorni è stato accompagnato da fatti di cronaca che hanno dato modo di discutere e confrontarsi.

Parliamo, in particolare, del caso dell’asilo di Padova, dove su 66 alunni una sola è italiana. Un caso limite che ha fatto sbottare il sindaco di Padova Massimo Bitonci, che ha rilanciato l’idea di "classi ponte, che consentano agli alunni stranieri di superare il gap accumulato, agli italiani di non maturare ritardi rispetto ai coetanei che frequentano altri istituti".

Sulla questione è intervenuto lo stesso Ministro dell’Istruzione: "Separare i bambini non serve, in Francia non ha funzionato. Gli insegnanti non devono trasmettere solo la lingua, ma anche la cultura italiana"

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Secondo la Giannini, ospite di Un giorno da pecora su Radio2, "quello che si deve fare è affrontare il tema dell’integrazione dei bambini stranieri in maniera molto seria e rigorosa, cioè formando gli insegnanti perché sappiano non solo insegnare la lingua ma anche la cultura".

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