Alunni disabili senza sostegno, diritti violati. Garante denuncia

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Il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità del Consiglio regionale della Puglia è intervenuto per denunciare il mancato avvio dei servizi di assistenza a favore degli alunni disabili.

La nota del Garante

Inizia così la nota indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e al presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo e riportata sul sito. “In qualità di Garante dei diritti delle persone con disabilità, mi vedo costretto ad attivare l’istituto dell’intervento sostitutivo nei confronti della Città Metropolitana di Bari […] a tutela degli alunni disabili che frequentano le scuole di ogni ordine e grado per il grave ritardo – oltre due mesi dall’inizio dell’anno scolastico – nell’avvio del servizio di Assistenza Specialistica“.

In buona sostanza, il Garante lamenta alle Istituzioni territoriali il mancato rispetto dei diritti dei bambini disabili. Da oltre due mesi, questa mancanza ha negato al bambino il diritto “all’istruzione, all’inclusione, all’integrazione scolastica e sociale”. Ha violato, fa notare il Garante, anche  i principi “sanciti dalla Costituzione, dalle convenzioni internazionali e dalla legislazione vigente”. Il Garante ravvede in questa carenza una “grave forma di discriminazione nei loro confronti”.

I diritti violati

Il Garante mette nero su bianco di aver informato per le vie brevi gli Enti coinvolti. Hanno fatto seguito comunicazioni scritte in data 16 ottobre, poi 14 novembre. Ha poi invitato i rappresentanti tecnici e politici degli stessi Enti a partecipare alle riunioni convocate per il 13 e 20/11/2018 con numerose famiglie e associazioni. Eppure tutto ciò non avrebbe sortito effetto alcuno e men che meno si conosce la data di avvio del servizio.

Si riapre così il tema della carenza dei docenti di sostegno e delle soluzioni provvisorie che spesse vengono messe in atto. Il prossimo concorso Infanzia e Primaria dovrebbe prevedere 4.557 posti proprio per questa specializzazione. E’ noto, infatti, come sia endemica la carenza dei docenti di sostegno non solo nelle regioni del Sud, ma anche nel Nord. Recentemente ha fatto notizia la soluzione adottata da una scuola a Belluno, costretta a reclutare infermieri per consentire ai bambini disabili di seguire le lezioni.

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